La furia di Chizzoniti sull'Asp di Reggio: «L'Azienda sfugge al confronto»
REGGIO CALABRIA La Commissione speciale di Vigilanza, presieduta dal consigliere Aurelio Chizzoniti, ha approvato all’unanimità la relazione della Commissione al Conto consuntivo del Consiglio region…

REGGIO CALABRIA La Commissione speciale di Vigilanza, presieduta dal consigliere Aurelio Chizzoniti, ha approvato all’unanimità la relazione della Commissione al Conto consuntivo del Consiglio regionale per l’anno 2013, ma non
quella di accompagnamento redatta dal Collegio dei Revisori dei conti, «incompleta», secondo la valutazione dei consiglieri presenti in seduta, quindi, meritevole di integrazioni, rinviando alla prossima seduta del Consiglio regionale ulteriori interventi.
«Per l’ennesima volta – prosegue il presidente Chizzoniti – la Commissione di Vigilanza non ha potuto affrontare le problematiche di Villa Betania e quelle del conferimento degli incarichi all’interno dell’Asp 5 di Reggio Calabria per l’incredibile assenza della stessa azienda i cui vertici, ancorché ritualmente invitati, hanno prudentemente disertato i lavori. Senza mezzi termini mentre la Procura della Repubblica dispone immediate verifiche presso Villa Betania connesse agli esposti presentati l’Asp 5 scappa serpeggiando, assumendo atteggiamenti di sconcertante contiguità, mentre il Centro accreditato continua ad operare gravato da tutte le censure sollevate, ivi compresa quella, ex multibus, della carenza di un direttore sanitario titolato secondo legge. Evidentemente esistono confraternite allargate che ben si guardano dal turbare equilibri nella cui ottica la salute dei bambini diventa un optional da acquistare al supermercato quasi fosse un dentifricio».
«L’Asp di Reggio Calabria sarà riconvocata per la terza volta su Villa Betania e gestione del personale sanitario e amministrativo – continua il presidente della Commissione di Vigilanza – ma, nelle more, non posso esimermi dal dovere di trasmettere alla Procura della Repubblica la trascrizione del verbale fonoregistrato della seduta alfine di estendere le indagini in corso anche all’Asp 5 e approfondire le vere ragioni di quella che appare sempre di più una strategia tesa a coprire le brutture di Villa Betania e, fra queste, anche quelle che stimolano singolari reazioni riservate, in perfetta sintonia con lo stile degli amministratori dell’Associazione che cura la gestione del Centro. Sul punto sicuramente i compianti monsignori Italo Calabrò e Giuseppe Agostino non si sono sbagliati quando hanno assunto drastici provvedimenti. Infine, l’audizione dell’avvocato Carmelo Pontorieri, del dipartimento Sanità regionale, ha consentito, su sollecitazione di tutti i consiglieri, di acclarare l’assurda realtà che, per un verso, attesta la disponibilità di ingenti somme finanziarie nel comparto sanitario, per altro, la inutilizzabilità delle stesse per motivi burocratici, e anche politici, giustamente, duramente stigmatizzate dai colleghi Crinò, Guccione, Vilasi, Tripodi e Gagliardi». (0020)