Tre calabresi arrestati per estorsione a Terni
TERNI Tre italiani sono stati arrestati dalla squadra mobile di Terni con l’accusa di estorsione per avere chiesto 60 mila euro a un imprenditore locale minacciandolo di morte. Si tratta di un 30enne…

TERNI Tre italiani sono stati arrestati dalla squadra mobile di Terni con l’accusa di estorsione per avere chiesto 60 mila euro a un imprenditore locale minacciandolo di morte.
Si tratta di un 30enne e di un 31enne originari della provincia di Cosenza, entrambi risultati già inquisiti, e di un incensurato di 21 anni della provincia di Crotone, tutti residenti a Perugia. Sono stati fermati dagli agenti – secondo quanto si apprende dagli investigatori – alla consegna dei soldi.
Secondo quanto ricostruito dalla prima sezione della squadra mobile, a fine aprile i tre avrebbero contattato l’imprenditore ternano chiedendogli 60 mila euro, soldi che, a loro dire, avevano prestato a un socio per avviare un’attività che però non aveva avuto successo. L’uomo ha quindi chiesto un incontro per tentare di trovare una soluzione, ma all’appuntamento lo avrebbero circondato e minacciato – ha riferito in una conferenza stampa il dirigente della mobile Francesco Petitti – in modo “grave e pesante”. Uno dei tre
calabresi, in particolare, avrebbe riferito all’imprenditore di non avere problemi ad usare le armi, che aveva sempre con sé.
I tre – in base a quanto accertato dalla polizia – hanno comunque acconsentito a dimezzare la cifra richiesta e a rateizzare il pagamento. E’ stato quindi fissato un incontro nella notte tra martedì e ieri, in un locale, durante il quale è avvenuto il passaggio dei primi 1.500 euro richiesti. All’uscita i tre, con i soldi, sono stati bloccati dagli agenti e arrestati.
Per gli investigatori i giovani calabresi non vantavano alcun credito dal socio dell’imprenditore ternano, ma sarebbe stata solo una scusa per mascherare l’estorsione. La richiesta di denaro sarebbe stata inoltre episodica e al momento non ricollegabile con altri fenomeni simili.
Sul conto dei tre calabresi – risultati già inquisiti in passato per reati che vanno dallo spaccio di droga al furto all’appropriazione indebita – sono comunque in corso ulteriori accertamenti. (0020)