IL PAPA IN CALABRIA | Bindi: la scomunica traccia una linea di separazione netta tra credenti e mafiosi
CASSANO ALLO JONIO «Papa Francesco ha affidato alla Calabria un potente messaggio di speranza e di coraggio che parla a tutti. Il coraggio di non piegarsi alla violenza delle mafie e la speranza di u…

CASSANO ALLO JONIO «Papa Francesco ha affidato alla Calabria un potente messaggio di speranza e di coraggio che parla a tutti. Il coraggio di non piegarsi alla violenza delle mafie e la speranza di un cambiamento nel segno del bene comune e della solidarietà». Così Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare Antimafia commenta le parole del Santo Padre pronunciate nella sua omelia durante la messa celebrata a Cassano. «La scomunica definitiva e solenne della ‘ndrangheta – sottolinea la Bindi – traccia una linea di separazione netta tra credenti e mafiosi. Il Papa spazza via ogni possibilità di convivenza e accettazione di un male che soffoca le energie buone di questa regione e ne condiziona le possibilità di sviluppo ma che ormai agisce sul piano nazionale e internazionale come una vera e propria “holding del crimine”, con interessi e affari in tutti i segmenti della vita economica e sociale». Secondo la parlamentare del Pd, «le mafie si possono isolare ed estirpare, non sono invincibili e le istituzioni devono fare di più e meglio per rimuovere le cause economiche e sociali che ne favoriscono il radicamento. Ringrazio il Papa, come credente e come donna impegnata nelle istituzioni. Le sue parole danno nuova forza e slancio a tutti coloro e sono tantissimi, soprattutto giovani meridionali, che con passione e coerenza testimoniano l’impegno per la giustizia e il riscatto del Mezzogiorno». (0090)