CASSANO ALLO JONIO Una parola di speranza e uno sguardo pieno di affetto per chi è schiacciato dal peso della sofferenza. Ai malati terminali dell’Hospice di Cassano Papa Francesco ha dedicato un saluto speciale. Dopo aver visitato i detenuti del carcere di Castrovillari – senza mai pronunciare la parola detenuti –, essere “volato” nell’area dello stadio di Cassano per rivolgere una carezza ai più piccoli, il Santo Padre non ha fatto mancare la sua vicinanza agli ammalati. Mentre fuori la folla lo acclamava, lui in papamobile è entrato nella struttura sanitaria e si è diretto subito nel reparto dei malati terminali. «Ha voluto conoscere la storia dei pazienti e incontrarli – ha detto con la voce rotta dall’emozione il responsabile del laboratorio di analisi –. Ha voluto stringere la mano a chi ha ancora poco da vivere, ma che almeno oggi è riuscito a gioire un po’. Si è parlato anche dei problemi che riguardano la sanità, ma in generale e non del macchinario che non funziona o del personale carente». «Siamo sicuri che questa visita resterà per sempre nei nostri cuori. Stanotte nessuno dei miei colleghi e neppure io sono riuscito a dormire», ha aggiunto stringendo tra le mani una sciarpa gialla indossata per Francesco.
m.m.
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