La Procura apra gli occhi
Cos’altro deve ancora capitare alla Regione Calabria e cos’altro deve ancora fare il deposto governatore Giuseppe Scopelliti prima che anche a queste latitudini si colga un sia pur timido segnale di…

Cos’altro deve ancora capitare alla Regione Calabria e cos’altro deve ancora fare il deposto governatore Giuseppe Scopelliti prima che anche a queste latitudini si colga un sia pur timido segnale di difesa della legalità?
È di una gravità allucinante la disinvoltura con la quale l’ex presidente continua a calpestare leggi e regolamenti, lo fa praticamente da anni ma adesso sta superando ogni livello di protervia. Come può impunemente usurpare incarichi che non sono suoi e firmare decreti arbitrariamente? Come può farsi gioco di un provvedimento emesso dalla massima autorità nazionale e strafregarsene del fatto che essendo stato condannato ad anni sei di reclusione e alla interdizione perpetua dai pubblici uffici è decaduto, in forza di una legge dello Stato, dagli incarichi pubblici ricoperti?
Ma si rendono conto i tanti magistrati e i tanti rappresentanti delle nostre istituzioni democratiche, parlamentari e no, che fanno gargarismi quotidiani dicendo che i giovani devono essere educati alla legalità, che il loro esempio è la peggiore testimonianza di come qui si vive e si opera nella più assoluta, disinvolta e spregevole illegalità?
Non pensi il ministro Lorenzin che l’aver revocato con rapidità i decreti illecitamente firmati dal suo sodale di partito Peppe Scopelliti significa avere messo a posto le sue carte e la sua coscienza. Per quel che riguarda la Calabria, miss Lorenzin si conferma il peggiore ministro della Sanità nel quale ci si sia potuti imbattere.
Non è stata forse lei ad accettare le dimissioni del sub commisario D’Elia, “reo” di non avallare le porcherie che Scopelliti gli chiedeva di avallare?
Non è stata forse la Lorenzin a nominare al posto di D’Elia il subcommissario Urbani, fedelissimo di Renata Polverini, quel subcommissario Urbani che ieri ha controfirmato, così rendendosene complice, i decreti firmati dal dimissionato Scopelliti?
Non è sempre della Lorenzin la “manina” che ha aggiunto un codicillo “ad personam” (secondo quanto riferisce il Sole 24 Ore, quotidiano di Confindustria) per spianare la strada all’apertura del Marrelli Hospital di proprietà del marito della vicepresidente della Regione Calabria Antonella Stasi?
Non è la Lorenzin ad aver definito, in piena campagna elettorale, che la sanità calabrese era «stupefacente» per i risultati raggiunti?
Qualcuno avvisi Matteo Renzi che i calabresi cominciano a non accettare più di essere sacrificati sull’altare degli accordi triangolari con Alfano e la Lorenzin.
Nel contempo, qualcuno avvisi la Procura della Repubblica di Catanzaro che a poche centinaia di metri dalla sua sede sta capitando di tutto. Vengono calpestate leggi e violati regolamenti; vengono consumate porcherie e avallate pratiche assolutamente illegali. Se ne sono accorti a Roma gli ispettori del ministero del Tesoro; obtorto collo se ne accorge anche la beatissima Lorenzin, sarebbe ora che se ne accorgesse anche qualcuno a Palazzo di Giustizia. (0090)