Manca un frigo. E per questo i Centri di trasfusione del sangue di Cosenza, Lamezia Terme, Locri e Polistena sono costretti a traslocare. Certo, non si tratta di un frigo come un altro, ma la situazione che ha convinto il dirigente di settore Giacomino Brancati e il direttore generale del dipartimento Tutela della salute della Regione Calabria a scrivere la lettera con cui hanno comunicato l’attivazione delle procedure di mobilitazione del personale medico e tecnico dalle strutture “chiuse” a quelle che dovranno trattare il plasma da queste smistato ha del paradossale.
La normativa prevede che ogni Centro trasfusionale sia dotato di un frigo che abbatte la temperatura del plasma e consente che questo conservi le sue caratteristiche e tutte le strutture hanno avuto tempo fino al 31 luglio per mettersi in regola. Cosenza, Lamezia, Locri e Polistena non l’hanno fatto e per questo motivo a partire dal primo agosto il sangue raccolto qui non potrà essere utilizzato a scopo farmaceutico.
A far data da quel giorno, quindi, tutto il plasma raccolto a Cosenza va a Castrovillari, quello di Lamezia a Catanzaro, quello di Locri e Polistena a Reggio Calabria, con conseguente riorganizzazione di tutte le strutture sul territorio regionale.
x
x