SAN FERDINANDO (REGGIO CALABRIA) «Speriamo che il presidente del Consiglio Matteo Renzi, nella sua visita annunciata in provincia di Reggio Calabria nei prossimi giorni, dia un segnale concreto sulla Zes di Gioia Tauro. Se invece sarà un’altra occasione di annunci noi non ci saremo». Lo ha detto la presidente facente funzioni della Regione, Antonella Stasi, a proposito della Zona economica speciale, incontrando i giornalisti in una conferenza stampa congiunta indetta a San Ferdinando con i comuni dell’area portuale.
«Dopo un anno e mezzo dalla presentazione del progetto di legge varato unanimemente dal Consiglio regionale della Calabria sull’istituzione della Zes – ha aggiunto Stasi – nulla si è
mosso. Tutto si è arenato. Speravamo che, dopo le operazioni di trasbordo delle armi chimiche nel porto di Gioia Tauro, qualcosa si muovesse ed invece nulla. Non siamo stati nemmeno sentiti dalla cabina di regia annunciata da Renzi a maggio scorso sulla Calabria i cui lavori non sappiamo cosa hanno prodotto e se hanno prodotto qualcosa».
Stasi ha parlato, poi, di «sgarbo istituzionale» nei confronti della Regione Calabria. «L’auspicio a questo punto – ha sostenuto la presidente facente funzioni – è che Renzi quando torna in Calabria dia l’annuncio auspicato e cioè la trasmissione a nome del governo del provvedimento di richiesta d’istituzione della Zes alla comunità europea. Se non arriverà un segnale concreto in questa direzione gli scenari di futuro della regione saranno devastanti».
Alla conferenza stampa oltre alla Stasi hanno preso parte l’assessore regionale ai Trasporti Luigi Fedele, il presidente della Commissione bilancio Candeloro Imbalzano, il segretario generale dell’autorità portuale Salvatore Silvestri, e i sindaci e rappresentanti istituzionali di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando. E proprio il sindaco di San Ferdinando, Domenico Madafferi, ha ipotizzato, in caso di mancate risposte da parte del governo, l’organizzazione di una protesta energica davanti a Palazzo Chigi. Alla manifestazione erano presenti anche le organizzazioni sindacati Cgil, Cisl, Uil, Sul e Ugl e alcuni operatori portuali.
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