La vertenza di Infocontact e dei call center di Lamezia e Rende si complica sempre di più, a spiegare il perché è Stefano Conti, segretario nazionale Ugl Telecomunicazioni. «L’amministrazione straordinaria richiesta per Infocontact – scrive Conti – deve, infatti, essere allargata anche per la Infoconnect e i suoi dipendenti che sono rimasti in una sorta di limbo, senza stipendi e con una chiusura delle attività che giorno dopo giorno appare sempre più inevitabile». La Infoconnect, società strategica per la stessa Infocontact, gestisce h24 la manutenzione della rete wireless di tutte le commesse di InfoContact, oltre a promuovere commercialmente lo sviluppo di reti pubbliche e private di telecomunicazioni, servizi di telecomunicazioni wi-fi in ottica Smart City, e realizzazioni di reti per fonia, dati e collegamenti gratuiti ad internet per i cittadini. Secondo quanto rende noto l’Ugl, la società ha in atto una serie di contratti in essere firmati con diversi Comuni calabresi ed altri con i quali si attendono nei prossimi giorni le relative delibere di giunta comunale, per un fatturato previsto nei prossimi 5 anni di oltre 750mila euro. «Decidere il blocco dell’attività commerciale di Infoconnect, oltre ad apparire una scelta scellerata ed immotivata, potrebbe causare, in presenza di guasti e/o disservizi, l’interruzione parziale o totale del sevizio e delle attività, mettendo a serio rischio i volumi produttivi delle commesse di Infocontact». «È pertanto imprescindibile – conclude Domenico Provenzano, segretario regionale Ugl telecomunicazioni – per la stessa continuità aziendale di Infocontact, aprire urgentemente un tavolo con l’amministratore straordinario per provvedere al pagamento mensile del canone di manutenzione alla Infoconnect ed al pagamento degli stipendi dei suoi lavoratori. Le due aziende sono da considerare come un unico corpo e debbono continuare entrambe a funzionare per la salvaguardia occupazionale di circa 2000 posti di lavoro in Calabria».
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