«Le primarie istituzionali sono troppo dispendiose». Dopo le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal senatore Antonio Gentile, coordinatore regionale Ncd, anche gli alfaniani Pietro Aiello e Giovanni Bilardi bocciano le consultazioni per la scelta del candidato del centrodestra alla Regione.
«Spendere circa un milione di euro – si legge nella nota diffusa da Aiello e Bilardi – in una Regione che deve fare i conti con tagli di bilancio, patto di stabilità e piano di rientro, risulta veramente incomprensibile. Le primarie sono un ottimo metodo democratico all’interno dei partiti e delle coalizioni, ma a patto che si effettuino con mezzi propri e non con fondi della collettività. Con un milione di euro davvero potremmo assumere venti giovani medici (erano state a riguardo le parole di Gentile ndr) e dare respiro agli ospedali».
Pertanto, l’Ncd in Calabria dice “no” alle primarie istituzionali, sostenendo che è «impensabile chiamare alla spesa pubblica cittadini» e «pensare che le finanze della Regione debbano servire a dipanare conflitti interni di partito. Noi, come Ncd – hanno continuato – non ci presenteremo alle primarie istituzionali e non avanzeremo alcuna candidatura».
Fermi sulla posizione di bocciare le consultazioni, Aiello e Bilardi chiedono agli altri partiti di fare la stessa cosa. In ultimo, hanno concluso gli esponenti calabresi dell’Ncd «al presidente del Consiglio Renzi e al ministro dell’economia Padoan, chiediamo cosa pensino di questa spesa assurda e immotivata che può e deve essere indirizzata verso settori che necessitano realmente di sostegno economico».
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