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Rifondazione si spacca: «Commissariamo Crotone e Vibo»

LAMEZIA TERME Brutto periodo per Rifondazione comunista. Il partito calabrese vive momenti di tensione, come dimostra la richiesta della segreteria regionale di commissariare le federazioni provincia…

Pubblicato il: 30/08/2014 – 15:22
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Rifondazione si spacca: «Commissariamo Crotone e Vibo»

LAMEZIA TERME Brutto periodo per Rifondazione comunista. Il partito calabrese vive momenti di tensione, come dimostra la richiesta della segreteria regionale di commissariare le federazioni provinciali di Crotone e Vibo. «È comprensibile come alcuni non si adeguino al nuovo corso del partito della Rifondazione comunista calabrese che, faticosamente, cerca di ricostruire una sua identità e un suo percorso politico, a partire dalla propria autonomia. È il caso dei segretari provinciali di Crotone, La Bernarda, e Vibo, Malerba. Rispetto ai quali, la segreteria regionale del Prc ha chiesto l’intervento della segreteria nazionale perché si mettano in atto quei provvedimenti oramai necessari al fine di far cessare le pesanti anomalie che si registrano in questi territori. È indispensabile procedere subito al commissariamento di queste due federazioni e rimettere in moto l’attività del partito», scrivono i vertici della segreteria provinciale. La possibile scissione è determinata dalle idee diverse sulle “alleanze” alle regionali. Parte del partito auspica un’unione con il centrosinistra, un’altra parte la corsa solitaria. «L’affermazione della Lista “L’Altra Europa con Tsipras” – continua la nota della segreteria – ha dimostrato la possibilità di ottenere un successo proprio ribadendo una netta discontinuità rispetto a quelle formazioni che, di fatto, hanno accettato le regole ed i vincoli del rigore e dell’austerità, al pari del centrodestra, penalizzando duramente il mondo del lavoro e le classi popolari del nostro Paese. È l’ora della costituzione, in ogni territorio e in ogni assise elettiva, di una sinistra radicale e d’alternativa, altra rispetto ai due somigliantissimi poli politici maggiori, capace di dire e fare cose assolutamente differenti e capace di creare convergenze e lotte con la parte migliore della società calabrese: organizzazioni sociali, movimenti, associazioni e singoli cittadini che resistono quotidianamente alla degenerazione della politica e del vivere civile. Proprio per questo, vista la grave situazione in cui versa la regione – e specialmente i territori di queste due provincie – e considerato l’avvio della costruzione di una proposta politica regionale partecipata dal basso dell’Altra Calabria, tutt’altra cosa rispetto allo scontro tra il centrosinistra della pantomima delle primarie ed il centrodestra che infinita danni ha inflitto alla regione, si è ritenuta quanto mai necessaria e senza alternative la pur pesante richiesta di intervento formulata alla segreteria nazionale».

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