VIBO VALENTIA “Ho letto con attenzione le considerazioni espresse dal consigliere regionale e collega di partito Alfonso Grillo in ordine alle elezioni provinciali e alla conseguente richiesta, rivolta al partito regionale e nazionale, di assumere provvedimenti nei miei confronti in quanto colpevole di “alleanze decisamente discutibili” e di minare la stabilità del centrodestra’”. Lo afferma, in una nota, l’assessore regionale Nazzareno Salerno, del Nuovo centrodestra. “Si tratta di considerazioni – aggiunge – che poco hanno a che vedere con la realtà dei fatti, con la natura della competizione elettorale provinciale e con l’equilibrio che dovrebbe caratterizzare il responsabile territoriale di un partito. Intanto quelle provinciali, come tutti sanno, sono elezioni di secondo livello, il concetto di rappresentanza che si sostanzia non è identico a quello delle elezioni vere e proprie ma, in ragione del mutato ruolo e delle diverse funzioni degli enti intermedi, i protagonisti attivi e passivi sono gli amministratori locali, la loro esperienza ed il loro percorso. L’animosità e la foga che leggo nelle parole del consigliere Grillo mal si adattano a queste elezioni e palesano una visione sbagliata dei partiti, del loro ruolo e delle loro funzioni. Conservi le energie per altre competizioni. D’altro canto e giusto per essere precisi, sono certo i tre amministratori locali, candidati quale espressione del Nuovo Centrodestra ma soprattutto in ragione delle loro capacità e per l’essere punto di riferimento di un contesto territoriale ben più ampio rispetto all’ambito comunale nel quale sono impegnati, otterranno il risultato che meritano. Quanto al consigliere Grillo e alle sue valutazioni, le considero per ciò che sono e cioè una reazione immotivata, priva di logica e soprattutto palesata da chi non ha titolo alcuno per invocare, attraverso ultimatum, provvedimenti sanzionatori o addirittura di espulsione”. “Mi auguro che il coordinatore regionale del partito – dice ancora Salerno – sappia, in ragione della sua funzione di garanzia, spiegare bene a Grillo che un partito non è una caserma e, a volte, è possibile che non si sia tutti d’accordo, che ciascuno, democraticamente, scelga di votare questo piuttosto che quell’altro e che qualcun altro ritenga un amministratore locale più valido e capace di un altro. E’ nient’altro che la democrazia”. “Infine, e sul filo della voluta provocazione – conclude Salerno – invito Grillo a usare con attenzione i giudizi all’indirizzo di alleanze innaturali. Non vorrei che qualcuno dal partito nazionale gli dica: ragazzo stai sereno. Perché in attesa di rifondare il Centrodestra, quello che io secondo Grillo minerei, il nostro gruppo dirigente nazionale ha ritenuto utile allearsi e governare con il Partito democratico”. (0050)
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