"L'Altra Calabria" preme per il ritiro di Speranza
REGGIO CALABRIA «La Calabria è ormai al collasso. Un calabrese su due vive in condizioni di indigenza. Di questo stato di cose, gravi sono le responsabilità del centro-destra che ha governato, ma anc…

REGGIO CALABRIA «La Calabria è ormai al collasso. Un calabrese su due vive in condizioni di indigenza. Di questo stato di cose, gravi sono le responsabilità del centro-destra che ha governato, ma anche del centro-sinistra per la inconsistente opposizione al sistema». Partono da queste considerazioni i responsabili di “L’Altra Calabria” che si rivolgono soprattutto a Gianni Speranza per rivedere la sua decisione di candidarsi alle primarie del Partito democratico. Visto che, per il movimento politico «dal Pd non vengono proposte credibili per una seria alternativa che faccia cambiare il passo e realizzare un buon governo di trasparenza e legalità per una nuova Calabria. Affiorano anzi – sottolineano – spinte alla replica dalle larghe intese nazionali anche nella nostra martoriata regione». Anche per questo gli esponenti di “L’Altra Calabria” si domandano, «il senso della decisione unilaterale del sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza di candidarsi alle primarie del Pd e dei vertici del suo partito (Sel) di sostenerne la candidatura, rendendosi responsabili delle divisione delle forze e dei movimenti che in Calabria pochi mesi addietro hanno sostenuto “L’altra Europa con Tsipras”, concorrendo al superamento della soglia del 4% e alla elezione di una parlamentare europea nella Circoscrizione Sud». Viceversa il movimento politico reggino propone «l’unità delle forze e dei movimenti». Un’unità che andrebbe realizzata, secondo gli attivisti del movimento, «concordando e non imponendo programmi veramente alternativi; costruendo uno o più soggetti della Sinistra e dei movimenti con l’obiettivo di mettere insieme, in un sistema a rete, tutte quelle forze e quelle energie, singole personalità e militanti, realtà associative e collettivi territoriali che in Calabria vogliono condividere un processo di rinascita». E per questo “L’altra Calabria” ritiene opportuno, innanzitutto «realizzare una forte e unitaria azione di lotta delle forze della sinistra e dei movimenti mettendo al centro le vere priorità». Poi «ripristinare il tavolo di confronto tra le forze e i movimenti che hanno sostenuto con successo la Lista Tsipras». E infine «verificare se – concludono – sussistano margini di confronto serio con il Pd sui temi del buon governo della Regione, di un programma amministrativo che includa contenuti innovativi da noi proposti, di una prospettiva eventuale di governo di sinistra in Calabria».