L'imputata che guida l'anticorruzione
REGGIO CALABRIA Che si fa se un dirigente è imputato in un processo centrato su presunti appalti truccati che riguardano la sua stessa azienda? Al Riuniti di Reggio fanno così, senza andare troppo pe…

REGGIO CALABRIA Che si fa se un dirigente è imputato in un processo centrato su presunti appalti truccati che riguardano la sua stessa azienda? Al Riuniti di Reggio fanno così, senza andare troppo per il sottile: lo nominano responsabile dell’anticorruzione. Il caso è singolare quanto, forse, grottesco. Il manager in questione è Maria Felicita Crupi, direttore “facente funzioni” della formazione e “responsabile della prevenzione della corruzione” del “Bianchi-Melacrino-Morelli”. Il nome è già noto alle cronache per la vicenda che riguarda l’appalto milionario (sei anni di manutenzione di immobili e impianti dell’ospedale) vinto dal colosso Siram, da cui poi è scaturito il processo che vede coinvolta la stessa Crupi.
Secondo gli inquirenti, la EdilMinniti, nonostante avesse tutte le carte in regola, sarebbe stata esclusa dalla gara da tre dirigenti dell’Asl, la Crupi, Angelo Rabotti e Paolo Costantino.
La Siram si sarebbe aggiudicata l’appalto non in virtù di un’offerta più vantaggiosa, ma perché rimasta da sola a partecipare, dopo l’estromissione, con «dolo intenzionale», operata dai tre manager. Il processo è in corso e toccherà ai giudici stabilire eventuali responsabilità della dirigente che al tempo dell’appalto era direttore dell’Unità affari generali e legali dell’Azienda. È comunque piuttosto strano che i vertici del Riuniti abbiano deciso di mantenerla in un incarico così delicato malgrado debba rispondere del reato di concorso in abuso d’ufficio, con l’accusa di aver favorito una tra le ditte leader del settore a scapito di un’altra.
IL PRECEDENTE
Non è la prima stranezza andata in scena nell’Ao reggina. Nel novembre 2013, il direttore generale dell’Azienda, Lillino Bellinvia, nomina Angelo Rabotti capo del dipartimento Amministrativo del Riuniti. Una promozione per quello stesso dirigente che – in concorso con la Crupi e Costantino – avrebbe escluso la EdilMinniti a vantaggio della Siram. Sarà la magistratura a dire l’ultima parola sulla vicenda. Intanto al Riuniti tutto procede come se nulla fosse.
LA PRECISAZIONE
Non tarda ad arrivare la precisazione dei vertici del Riuniti. «In relazione all’articolo apparso sul quotidiano online Corriere della Calabria – è scritto in una nota firmata da Bellinvia –, si precisa che il ruolo di responsabile dell’Anticorruzione dell’Azienda ospedaliera è stato ricoperto dalla dottoressa Valeria Surace posta in quiescenza dall’1 agosto 2014. In atto il suddetto incarico è in corso di assegnazione ad altro dirigente». Dunque, nessuna smentita, ma la semplice comunicazione che l’incarico oggi affidato alla Crupi sarà riassegnato a breve.
Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecai.it