LAMEZIA TERME Non capita tutti i giorni che due senatori si scomodino per fare luce sulle presunte irregolarità compiute da un datore di lavoro a danno di un giornalista. Specie se i parlamentari in questione provengono da una regione in cui i giornali sono costretti a chiudere solo perché colpevoli di aver pubblicato notizie sgradite. Ma c’è sempre un’eccezione, che in questo caso è rappresentata da Piero Aiello e Giovanni Bilardi (entrambi del Ncd, area Gentile), che hanno presentato un’interrogazione parlamentare rivolta al ministro del Lavoro e delle politiche sociali per chiedere di verificare i termini del rapporto lavorativo tra la Sorical (società mista che gestisce gli acquedotti calabresi) e Mario Campanella, giornalista professionista, ex portavoce del Pdl calabrese e ora tra i più convinti sostenitori dei fratelli Gentile.
Campanella ha stipulato con la società 3 contratti di consulenza continuativa. «Tali contratti, apparentemente di consulenza, tradivano già nella loro formulazione – si legge nel testo dell’interrogazione – una subordinazione mascherata; in particolare venivano riportate nel contratto le seguenti regole d’ingaggio per il professionista: “essere a disposizione tra una prestazione e l’altra” e “dover chiedere autorizzazione preventiva all’amministratore delegato o al presidente per la trasmissione dei comunicati stampa” che sono, a giudizio degli interroganti incredibilmente, i parametri della subordinazione giornalistica più volte ribaditi dalla suprema Corte di cassazione, anche a sezioni unite». L’ex portavoce del Pdl, addirittura, «si recava settimanalmente e periodicamente in sede centrale a Catanzaro e, per essere operativo, la Sorical Spa gli diede in comodato un personal computer portatile (a giudizio degli interroganti altro indicatore di subordinazione)». E in un’occasione, spiegano Bilardi e Aiello, Campanella, da semplice consulente, avrebbe perfino rappresentato la società in un incontro con amministratori di Comuni morosi presso la Prefettura di Cosenza, con tanto di sottoscrizione di verbale. Tutto questo per dire che all’ex portavoce del Pdl «spettava, e spetta, l’applicazione del contratto giornalistico di lavoro Fieg-Fnsi», senza contare che «la natura del contratto e il suo rinnovo senza soluzione di continuità prefigurano una subordinazione con conseguente diritto all’assunzione». I due senatori alfaniani chiedono dunque «se al Ministero risulti che l’Inpgi (Istituto di previdenza dei giornalisti italiani) intenda accertare la natura reale del rapporto di lavoro, di tipo subordinato, intercorso tra il dottor Mario Campanella e la Sorical Spa e, conseguentemente, per il recupero dei contributi previdenziali e le conseguenti azioni sanzionatorie scaturenti dalla dichiarazione di “contratto di lavoro di tipo subordinato” intercorrente tra le parti sin dall’instaurarsi del rapporto contrattuale medesimo».
s.pel.
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