CATANZARO «La Calabria non è nell’agenda politica del governo Renzi, al contrario di come lo stesso Renzi vuole fare intendere nelle sue visite nella regione e nel Sud». Lo afferma, in una dichiarazione, il segretario generale della Uil calabrese, Santo Biondo, all’indomani delle manifestazioni di protesta che hanno visto protagonisti ieri a Catanzaro, Cosenza e Reggio precari Lsu e Lpu, ex articolo 7 e percettori di ammortizzatori. «La mobilitazione che ha riguardato tutta la Calabria, e che ha portato alla convocazione della cabina di regia per l’8 ottobre a Roma – aggiunge Biondo – è l’ennesima dimostrazione del fatto che, per la Calabria, ci si muove solo quando salgono il disagio e la tensione sociale, elementi che sono forti e che si respirano in questa regione. E, ancora, quando per mantenere l’ordine pubblico sono costrette a mobilitarsi le Prefetture. Tutto questo, va detto, anche alla luce della situazione che vede un governo regionale che non ha adempiuto al proprio ruolo e che è, ormai, giunto al capolinea. Davanti alla notevole area di disagio che esiste in Calabria – sostiene ancora Biondo – è necessario dare la possibilità a tutti di poter vivere dignitosamente, garantendo a tutti un piatto a tavola. Fino a quando non si creeranno prospettive tali da consentire un’opera di rilancio dell’occupazione e del lavoro, quindi, bisognerà garantire il sostegno al reddito, assicurando a chi deve ottenere i sussidi previsti, la copertura per il 2013 e il 2014, così come previsto dalla riforma degli ammortizzatori sociali».
x
x