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Quegli abusi edilizi davanti al carcere di Cosenza

COSENZA Il permesso di costruire in quella zona è stato l’argomento al centro di un’udienza del processo che riguarda la costruzione di alcuni palazzi davanti al carcere di Cosenza. Nella vicenda son…

Pubblicato il: 27/10/2014 – 17:25
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Quegli abusi edilizi davanti al carcere di Cosenza

COSENZA Il permesso di costruire in quella zona è stato l’argomento al centro di un’udienza del processo che riguarda la costruzione di alcuni palazzi davanti al carcere di Cosenza. Nella vicenda sono indagati Rocco Filippelli, Antonio Coscarella e Sabina Barresi. Filippelli e Coscarella sono coinvolti il primo in qualità di legale responsabile della cooperativa “Nova Casa” e il secondo in qualità di progettista. I due avrebbero ottenuto – secondo l’accusa rappresentata dalla pm della Procura di Cosenza, Maria Francesca Cerchiara – un progetto per costruire due immobili in violazione degli strumenti urbanistici. Barresi, invece, nel suo ruolo di dirigente del settore Pianificazione del Comune di Cosenza – sempre secondo l’accusa – avrebbe rilasciato un permesso edilizio procurando un “ingiusto vantaggio patrimoniale a Rocco Filippelli”. Per la Procura, i tre “turbavano la regolarità dei servizi pubblici connessi alle funzioni di custodia dei detenuti rinchiusi nel carcere di viale Cosmai, in particolare determinando – per effetto della contiguità ai muri di cinta delle opere in costruzione e dei mezzi presenti nel cantiere – il pericolo di introspezioni” nella vita del carcere e dei detenuti. Per questo motivo, il direttore del carcere avrebbe predisposto dei servizi di vigilanza supplementari. I fatti risalgono al 2010. 

Oggi in aula sono stati sentiti due periti della Procura: l’architetto Fulvio Terzi e Francesco Grossi dirigente del Comune di Cosenza. I due hanno parlato, rispondendo alle domande del pm e dei legali della difesa, sul permesso di costruire e sull’inedificabilità o meno della zona. Gli indagati sono difesi dai legali Franz Caruso, Fabio Saitta, Pietro Perugini e Riccardo Adamo. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 5 novembre. 

 

Mirella Molinaro

m.molinaro@corrierecal.it

 

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