REGGIO CALABRIA La situazione dei lavoratori in mobilità percettori di ammortizzatori sociali, che nelle settimane e nei giorni scorsi hanno manifestato pubblicamente per chiedere il pagamento delle indennità che spettano loro, è stata al centro di una riunione a Reggio, presieduta dal prefetto Claudio Sammartino, e dal questore Guido Longo con i rappresentanti sindacali di Cisl e Uil.
Nel corso dell’incontro, il prefetto Sammartino ha informato i sindacalisti che è in corso di emanazione da parte del Ministero del Lavoro e del Ministero delle Finanze, un decreto che prevede l’erogazione di 22 milioni 204 mila euro. «Una cifra – hanno rilevato i sindacati – che sarà sufficiente per coprire una sola mensilità».
I rappresentanti sindacali di Cisl e Uil, al termine dell’incontro, hanno confermato la manifestazione indetta per martedì 4 novembre in attesa della venuta in Calabria del premier Matteo Renzi al quale, hanno precisato, chiederanno un incontro con tutte le sigle sindacali. «E’ un segnale insufficiente quello relativo a questo decreto – affermano Rosy Perrone e Mimmo Serranò della Cisl e il segretario generale calabrese Santo Biondo e Stefano Princi della Uil – per quanto riguarda il 2013 mentre è ancora tutto da definire il 2014. Al netto degli annunci di vicinanza alla Calabria e al Mezzogiorno, il governo Renzi continua ad applicare un federalismo di carattere politico. Oltretutto nella legge di stabilità 2015 non ci sono finanziamenti per gli Lsu-Lpu di Sicilia, Campania e Calabria e sono stati tolti quattro miliardi di euro al Mezzogiorno per finanziare lo sgravio della componente lavoro dell’Irap e altri 500 milioni alle Regioni dell’obiettivo convergenza. Il 7 novembre Renzi – concludono i sindacalisti – dovrà dare risposte certe al Mezzogiorno e alle prospettive per la Calabria». I sindacalisti, inoltre, hanno espresso “preoccupazione” in ordine all’erogazione effettiva di questi 22 milioni «che dovranno passare attraverso la Regione, in questo momento sotto elezioni e quindi, temiamo, interlocutrice assolutamente assente che non farà altro determinare un ulteriore ritardo nella liquidazione delle risorse ai percettori di ammortizzatori sociali. E questo alle porte del Natale in un momento in cui le difficoltà pesano di più».
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