Riparte la "nuova" Provincia di Cosenza
COSENZA Con un incontro cordiale e improntato alla reciproca apertura fra la nuova amministrazione provinciale, la cui elezione ha inaugurato la riforma Delrio sulle Province unioni dei Comuni, e le…

COSENZA Con un incontro cordiale e improntato alla reciproca apertura fra la nuova amministrazione provinciale, la cui elezione ha inaugurato la riforma Delrio sulle Province unioni dei Comuni, e le sigle sindacali, questa mattina è stato ufficializzato il riassetto della macchina organizzativa della Provincia di Cosenza. Il presidente Mario Occhiuto ha ricevuto nella sede di piazza XV Marzo i rappresentanti di Cigl, Cisl, Uil, Csa e Rsu porgendo loro un saluto istituzionale esteso ai segretari confederali oltre che a quelli territoriali. Alla presenza del direttore generale della Provincia, Antonio Molinari, del segretario generale Ernesto Gagliardi, della dirigente al Personale, Mariafrancesca Gatto, e del Capo di gabinetto Franco Bisogno, è stata così discussa la riorganizzazione della macchina burocratica che vede, in primis, la riduzione dei dirigenti da 22 a 16, con la conseguente riduzione dei reciproci corrispettivi economici. In linea con l’indirizzo governativo in fatto di spending review, la riduzione di spesa attuata nella totalità dei comparti dal presidente Mario Occhiuto consentirà un risparmio annuo di circa 2 milioni di euro.
A tal riguardo, ancora, sono state mantenute le posizioni organizzative già assegnate, riducendo il numero delle unità organizzative precedentemente previste oltre che la spesa finanziaria rispetto appunto a quella precedente. Per quanto concerne poi gli incarichi affidati dal presidente Occhiuto in base alle normative di legge vigenti, giova precisare che nello staff del presidente figurano professionalità con cui intercorre un rapporto di natura esclusivamente fiduciaria, pertanto non si tratta né di incarichi dirigenziali né di ruoli finalizzati a svolgere attività gestionale, e non devono rispondere a nessun avviso di evidenza pubblica.
Le nomine dirette del presidente Occhiuto, ottemperate sempre in virtù di un’economia di spesa rispetto a quella precedente, sono perfettamente legittime in quanto, come già precisato, assegnate nel pieno e assoluto rispetto della normativa vigente.