CATANZARO «Il blocco del turnover è stato un provvedimento incredibilmente nefasto per la Calabria ma è stato quasi raggiunto il pareggio di bilancio, quindi ora è normale pensare allo sblocco. Anche se non mi spingo tanto in là da dare dei numeri per non essere poi smentita dal ministero dell’Economia, posso dire che mercoledì chiederò al Tavolo Massicci di sbloccare la situazione». Nella sua giornata catanzarese, annuncia così il ministro della sanità, Beatrice Lorenzin, il tanto atteso provvedimento che dovrebbe consentire alla rete sanitaria calabrese di coprire le falle negli organici delle strutture pubbliche. Lo fa al termine del suo intervento pubblico presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro, in un auditorium gremito di docenti, studenti, medici e ricercatori dell’ateneo e alla presenza del rettore, Aldo Quattrone, della direttrice sanitaria del Policlinico Mater Domini, Caterina De Filippo, del commissario straordinario per la sanità, Luciano Pezzi e del presidente della Fondazione Campanella, Paolo Falzea.
Non indica però le coperture finanziarie necessarie e qualcuno in platea, sottovoce, accoglie l’annuncio come l’ennesima promessa elettorale. Al fianco della Lorenzin, anche Piero Aiello, senatore in forze allo stesso partito del ministro, il Nuovo centrodestra, e tra i gli sponsor più rilevanti del candidato Ncd-Udc alla carica di governatore della Calabria, il senatore Nico D’Ascola.
Prima di abbandonare l’auditorium per conoscere da più vicino la realtà universitaria catanzarese, il ministro ha approfondito alcuni temi per lo sviluppo della sanità in Italia. Tra questi, la nomina dei manager, un argomento tanto d’attualità nella sanità locale: «I manager e direttori sanitari non possono essere scelti dalla politica – ha annunciato il ministro –. Non è la mia professione scegliere lo scienziato, proprio per questo motivo abbiamo previsto un sistema di selezione meritocratico, che magari sarà perfettibile, ma che è sicuramente la strada giusta per selezionare le figure professionali migliori».
Infine, prima di incontrare una delegazione di dipendenti della Fondazione Campanella, Lorenzin ha rassicurato: «Credo che riusciremo a trovare una soluzione: appena sarà eletto il nuovo presidente della Regione, voglio costituire un tavolo nazionale che si occupi di risolvere il caso. Vedendo questa struttura non si può non desiderare che tutto si risolva per il meglio».
Finito l’intervento, la ministra è stata accompagnata dal rettore Quattrone e dal senatore Aiello nei laboratori dell’ateneo. Al suo fianco anche Marco Polimeni (Ncd), consigliere comunale e neoconsigliere provinciale, e Baldo Esposito, ex direttore generale della Fondazione Campanella scelto da Scopelliti nel 2010 ed ex vicesindaco di Catanzaro fino a pochi mesi fa, oggi candidato al consiglio regionale con Ncd a sostegno dello stesso D’Ascola.
La giornata catanzarese del ministro Lorenzin, la cui visita del mattino all’ospedale “Pugliese” era saltata causa ritardi, proseguirà con una visita al Sant’Anna Hospital, prima di dirigersi a Crotone e continuare il suo tour in Calabria.
Alessandro Tarantino
redazione@corrierecal.it
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