Al via il processo a Chiara Rizzo, chiesta la ricusazione del giudice
REGGIO CALABRIA È iniziato davanti al gup di Reggio, Adriana Trapani, il processo con rito abbreviato in cui sono imputati Chiara Rizzo, moglie dell’ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena; M…

REGGIO CALABRIA È iniziato davanti al gup di Reggio, Adriana Trapani, il processo con rito abbreviato in cui sono imputati Chiara Rizzo, moglie dell’ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena; Martino Politi, per lungo tempo segretario particolare dell’ex esponente politico, e Roberta Sacco, già segretaria particolare dell’ex ministro Claudio Scajola. A vario titolo, sono tutti accusati aver aiutato l’ex deputato di Forza Italia a sottrarsi all’esecuzione di una condanna per mafia, nonché a occultare il suo patrimonio. Accuse da cui oggi gli imputati sono chiamati a difendersi per la prima volta in aula. I legali degli imputati avevano chiesto di celebrare un’udienza pubblica, ma il gup non ha accolto l’istanza. La moglie dell’ex parlamentare di Forza Italia chiederà la revoca della misura cautelare e la reimmissione in libertà. Ad annunciarlo è stato uno dei legali della donna, l’avvocato Bonaventura Candido, a meno di un’ora dall’inizio dell’udienza.
Martino Politi, assieme a Chiara Rizzo, tramite il suo legale, Corrado Politi, ha avanzato istanza di ricusazione nei confronti del gup Trapani. L’istanza di ricusazione si fonda sulla circostanza che il giudice aveva già giudicato in uno stralcio del processo “Mozart” lo stesso Politi e Matacena. Adesso il gup potrà decidere di astenersi o di continuare il processo: in quest’ultimo caso sarà la Corte d’Appello a decidere sulla richiesta di ricusazione.