Corsa clandestina, condannato a 15 anni di carcere
REGGIO CALABRIA Dovrà scontare quindici anni di carcere dietro le sbarre, Angelo Salvatore Barillà, uno degli automobilisti coinvolti nella corsa clandestina sulla tangenziale di Reggio Calabria che…

REGGIO CALABRIA Dovrà scontare quindici anni di carcere dietro le sbarre, Angelo Salvatore Barillà, uno degli automobilisti coinvolti nella corsa clandestina sulla tangenziale di Reggio Calabria che ha provocato l’incidente in cui ha perso la vita il piccolo Francesco Calabrò. I giudici della Corte d’asside di Reggio Calabria, hanno decido di punire duramente l’uomo, che secondo la ricostruzione del pm Mauro Tenaglia, il 29 maggio del 2011 Barillà era alla guida di una delle auto che ha travolto la vettura su cui il piccolo Calabrò viaggiava assieme alla madre, rimasta gravemente ferita, e un altro passeggero. Il sette ottobre scorso, la Corte d’assise d’appello aveva confermato le condanne emesse in primo grado a carico degli altri due automobilisti coinvolti nella corsa, condannando Fabio Catalano a otto anni e quattro mesi di reclusione e Fabio Raco a otto anni.
Alessia Candito
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