C’erano duemila calabresi in piazza San Pietro ad ascoltare Papa Francesco leggere in latino la formula di canonizzazione con cui ha dichiarato santi sei beati, quattro italiani e due indiani. Tra questi anche Nicola Saggio da Longobardi, il calabrese che voleva essere chiamato «minimo dei minimi», vissuto tra nella seconda meta del ‘600, oblato professo dell’Ordine dei Minimi.
«L’esempio dei quattro santi italiani, nati nelle province di Vicenza, Napoli, Cosenza e Rimini, – ha detto il Papa prima di recitare l’Angelus sul sagrato di San Pietro, al termine della messa di canonizzazione – aiuti il caro popolo italiano a ravvivare lo spirito di collaborazione e di concordia per il bene comune e a guardare con speranza al futuro, in unità, confidando nella vicinanza di Dio che mai abbandona, anche nei momenti difficili». Gli altri santi proclamati oggi sono Giovanni Antonio Farina (1803-1888); Kuriakose Elias Chavara della Sacra Famiglia (1805-1871); Ludovico da Casoria (1814-1885); Eufrasia Eluvathingal del Sacro Cuore (1877-1952); Amato Ronconi (ca 1226-ca 1292). Dopo che il Papa ha letto la formula, sono state collocate accanto all’altare le reliquie dei nuovi santi, subito incensate dal diacono, mentre la “Schola” intonava “Iubilate Deo”.
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