VIBO VALENTIA Un testimone di giustizia si è presentato in Tribunale, dove doveva deporre, armato di pistola. Quindi si è presentato agli agenti per fare presente la circostanza dicendo di averlo fatto per sicurezza personale avendo compiuto il viaggio da solo. È successo a Vibo Valentia. L’uomo è stato portato in Questura a deporre l’arma e poi nuovamente in Tribunale, dove ha deposto. L’uomo, Pietro Di Costa, è testimone nel processo “Libra” contro le cosche di ‘ndrangheta del Vibonese.
Di Costa, ex titolare di un istituto di vigilanza, in passato si era reso protagonista di varie in iniziative di protesta per lamentare una scarsa tutela nei suoi confronti da parte dello Stato. Oggi, dopo avere rifiutato, per motivi che non ha specificato, di essere accompagnato in tribunale dai carabinieri, ha preso l’auto e da solo ha raggiunto Vibo partendo da Tropea. Nel corso dell’udienza, un altro testimone di giustizia, titolare di un chiosco per la vendita di gelati, ha invece negato le accuse di estorsione che aveva lanciato durante le indagini contro i presunti affiliati alla cosca Tripodi. Dopo ripetuti inviti a dire la verità, il presidente del Tribunale ha disposto la trasmissione degli atti del suo interrogatorio alla Procura antimafia di Catanzaro per valutare la sua posizione.
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