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A Catanzaro il primato di spese per errori giudiziari

ROMA Sono aumentate, nel 2014, le somme spese dallo Stato per le riparazioni per ingiusta detenzione ed errore giudiziario. È quanto fa sapere il viceministro della Giustizia Enrico Costa: con 995 …

Pubblicato il: 14/01/2015 – 17:17
A Catanzaro il primato di spese per errori giudiziari

ROMA Sono aumentate, nel 2014, le somme spese dallo Stato per le riparazioni per ingiusta detenzione ed errore giudiziario. È quanto fa sapere il viceministro della Giustizia Enrico Costa: con 995 domande liquidate, per un totale di 35 milioni e 255mila euro, l’anno appena trascorso segna un incremento del 41,3% dei pagamenti delle riparazioni per ingiusta detenzione rispetto al 2013, che registrava l’accoglimento di 757 domande per un totale di 24 milioni e 949mila euro. Dal 1992 al 31 dicembre 2014, l’ammontare complessivo delle riparazioni raggiunge così i 580 milioni 715 mila 939 euro. Complessivamente, sono 23.226 le liquidazioni effettuate. «Sono numeri – commenta Costa – che devono far riflettere. Si tratta di persone che si sono viste private della libertà personale ingiustamente e per le quali lo Stato ha riconosciuto l’errore, disponendo il pagamento di una somma a titolo di riparazione. Non limitiamoci al mero dato statistico: dietro ciascuno di questi numeri c’è una storia personale, ci sono trepidazioni, ansie, che un assegno, anche di migliaia di euro, non può cancellare. Fin tanto che ci sarà anche un solo caso di carcerazione ingiusta, illegittima o ingiustificata, dovremo batterci con forza: la civiltà giuridica di un Paese si misura anche, e soprattutto, da questi indicatori». Costa si chiede quindi se “di fronte a ciascuna di queste sentenze, di fronte talvolta a palesi errori di valutazione o ad atti di superficialità, paga solo lo Stato? Purtroppo, nella maggior parte dei casi, pare proprio di sì, perché manca un automatismo che determini la trasmissione della sentenza che riconosce la riparazione per ingiusta detenzione agli organi che debbono valutare la sussistenza dell’azione disciplinare, come accade nel caso della legge Pinto. Questa lacuna – conclude – va colmata”.

Queste le cifre nel dettaglio: a livello distrettuale, nel 2014, spicca Catanzaro, con 6 milioni e 260mila euro andati a 146 persone. Impennata che si regista anche a Napoli, per un totale annuo di 143 domande liquidate con 4 milioni e 249mila euro. A Palermo la cifra liquidata è pressoché equivalente (4 milioni e 477mila euro), a fronte però di meno della metà di casi di ingiusta detenzione (66). Roma, invece, ha prodotto 90 fascicoli per 3 milioni e 201mila euro. Ma il 2014 registra un incremento record dei pagamenti anche per i casi di errore giudiziario: si è passati dai 4.640 euro del 2013 (4 casi), al milione e 658mila euro andato lo scorso anno a 17 persone. E’ stata infatti disposta una liquidazione per oltre un milione di euro a Catania; il resto è andato a 12 persone presso il distretto di Corte d’appello di Brescia, 2 a Perugia e una rispettivamente a Milano e Catanzaro. Dal 1991 al 2014, per gli errori giudiziari sono stati liquidati 31 milioni 895mila 353 euro.

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