Pasqua presenta il conto al centrosinistra vibonese

VIBO VALENTIA Nessuno gli ha comunicato nulla. Uno «sgarbo istituzionale» che, a suo dire, non è stato perpetrato solo nei suoi confronti, ma soprattutto verso la lista “Oliverio presidente”, con cui è stato eletto in consiglio regionale. La partita delle elezioni comunali vibonesi, l’area che fa riferimento a Vincenzo Pasqua vuole giocarsela comunque. Con o senza il centrosinistra. I potenziali alleati, secondo lui, hanno paura. D’altronde fu il primo degli eletti nella tornata che incoronò Nicola D’Agostino sindaco.
È lo stesso consigliere regionale a chiarirlo senza troppi giri di parole: «Pur comprendendo le preoccupazioni di chi teme un confronto vero e aperto anche con chi nelle ultime elezioni comunali è risultato il primo degli eletti, non posso esimermi, tuttavia, dal sottolineare negativamente l’impostazione organizzativa emersa finora nel centrosinistra vibonese, e ne prendo comunque atto, riservandomi in tempi utili di valutare il da farsi. Se dovesse trovare conferma – aggiunge Pasqua – quanto pubblicamente sostenuto dal segretario cittadino del Pd, saprò come regolarmi per offrire alla valutazione dell’opinione pubblica un percorso di chiarezza e di lealtà politica».
D’altronde, era chiaro che la data del 22 febbraio, venuta fuori da un’interpartitica tenutasi nella sede del Pd, non fosse ancora ufficiale, se non altro perché ancora da ratificare dagli organismi del principale partito della coalizione. Ma non sono solo i tempi stretti, a questo punto, a minare il percorso del centrosinistra vibonese verso le primarie. Pasqua parla, non a caso, di «una presunta riunione dell’area di centrosinistra nella quale sarebbero state indicate sia la data delle primarie di coalizione, quanto gli appuntamenti per i successivi incontri organizzativi». E se, da una parte, nelle ultime ore si sono intensificate le trattative per arrivare a una candidatura unitaria del Pd – il nome più quotato è quello di Antonio Lo Schiavo –, dall’altra il neoinquilino di Palazzo Campanella ha scoperto subito le carte sostenendo, di fatto, di essere pronto ad avanzare una candidatura – che dovrebbe essere quella del padre Cesare, dirigente dell’Asp – a prescindere dalle scelte che farà il Pd e la coalizione. Così l’ex assessore della giunta D’Agostino, ex Udc e “Noi Sud”, oggi divenuto organico al centrosinistra dopo l’elezione nella lista del governatore, presenta il conto agli alleati in vista delle comunali.

s.pel.