Due o tre cose sulla Sogas
Ho accolto con entusiastica, contaminante partecipazione il condivisibile annuncio “urbi et orbi” del presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, teso all’ennesima erogazione di consistenti fi…
Ho accolto con entusiastica, contaminante partecipazione il condivisibile annuncio “urbi et orbi” del presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, teso all’ennesima erogazione di consistenti finanziamenti pubblici alla Sogas spa che gestisce (si fa per dire) l’aeroporto dello Stretto, opportunamente “stimolato” sul punto dal neo consigliere regionale Nicola Irto, che però ben farebbe ad approfondire il delicatissimo argomento in ordine al quale qualsivoglia improvvisazione può essere controproducente. Infatti, ove non dovessero intervenire gli ormai “istituzionalizzati” ripiani dei ricorrenti sperperi di denaro della collettività, non sarebbe l’aeroporto a chiudere come faziosamente aliunde si sostiene (Irto non c’entra), ma caso mai la Sogas. Sarebbe cosa cattiva ed ingiusta? Penso proprio di no. Ciò premesso, residua galleggiando alla deriva di ormai tantissime gestioni fallimentari scandite dalla sistematica produzione giornaliera di oltre 10mila euro di debiti l’inquietante interrogativo su chi dovrebbe gestire il denaro pubblico che i soci si appresterebbero – ex multis – a versare alla decotta società aeroportuale. Sarebbe lo stesso management che:
1) offre generosi contributi di eroici sacrifici personali, dichiarando con artica reticenza di rinunciare agli emolumenti di carica salvo poi a inserire felpatamente all’ordine del giorno dell’assemblea dei soci la prosaica richiesta di corresponsione di lauti compensi (tutt’oggi vigenti) addirittura con efficacia retroattiva?
2) ha acceso addirittura due conti correnti quasi all’estero (Venezia e Cagliari) presso un istituto bancario che pure opera a Reggio con ben tre filiali perseguendo evidenti finalità fraudolente probabilmente volte a impedire ai creditori l’attivazione dell’istituto di cui all’articolo 543 c.p.c. (pignoramento presso terzi)? I predetti conti sono stati utilizzati (Venezia) sia per accreditare le somme erogate dalla Provincia di Reggio Calabria che per retribuire (Cagliari) attraverso bonifici i lavoratori Sogas – rectius – l’anello debole della diabolica catena?
3) ha inventato la Sogas Service presieduta dall’onnipresente Carlo Porcino contestualmente presidente anche della Sogas spa? Per cui l’Enac dovrebbe verificare se sono compatibili le cariche di presidente della Sogas spa e di amministratore unico della Sogas service che gestisce gran parte dei servizi aeroportuali in un ottica appesantita da circa quaranta assunzioni quali, ex plurimis, quelle del signor Gangemi che percepisce insieme ad altri l’indennità (non dovuta) di maneggio denaro, del signor Politi, del signor D’Agostino Natale, del signor Vincenzo Minniti assunto con contratto a progetto per esercitare la funzione di responsabile commerciale e in itinere trasformato in giornalista della Sogas?
4) ha artificiosamente iscritto nell’attivo di un bilancio un notevole importo rivendicato da una ditta creditrice attraverso un decreto ingiuntivo ritualmente opposto il cui giudizio si è favorevolmente concluso per la società aeroportuale con fisiologico risparmio dell’importo de quo diventato un utile solo perché non pagato e senza che la relativa somma venisse ex ante accantonata?
5) ha assunto “a chiamata diretta” le signoere Foti e Sibilio, una con pregresse esperienze presso lo studio del componente del cda Sogas Calarco e l’altra imparentata con un consulente dell’amministrazione provinciale?
6) con riferimento ai conti d’ordine richiama fondi ancora da ricevere mentre il conto economico del bilancio di riferimento ostenta la voce open “varie” riguardanti anche notevoli importi iscritti come se la Sogas li avesse incassati?
7) iscrive nel bilancio 2012, esattamente nell’attivo dello stato patrimoniale, “crediti verso soci per versamenti ancora dovuti” anche se l’importo è già stato versato dall’amministrazione provinciale di Reggio Calabria nel luglio 2012 per cui il credito non esiste più ma in barba a qualsiasi regola viene artificiosamente rivitalizzato?
8) ha subito dal collegio sindacale, con riferimento all’anno 2013, la contestazione dell’omessa circolarizzazione dei crediti e dei debiti di importo superiore a 20mila euro che ex se conferma una quanto mai discutibile regolarità contabile della predetta società tant’è che lo stesso organo di controllo esprime valutazione negativa sul bilancio 2013 quantificando la perdita di esercizio in circa 1.472.293 euro;
9) registra rapporti di coniugio fra componenti del cda e tecnici alle dipendenze della Sogas;
10) ai confini della realtà contabile iscrive i rischi di credito nei confronti di compagnie sottoposte a procedure fallimentari mentre nel 2011 non si è provveduto ad iscrivere il predetto credito nella sezione “proventi ed oneri straordinari”;
11) nel contesto dell’esternalizzazione del servizio di handling (che richiede rigorosissimi requisiti societari e fra questi quello di aver operato in aeroporti che abbiano negli ultimi tre anni servito almeno un milione di passeggeri all’anno), pubblica una manifestazione di interesse in ordine alla quale, se per un verso è vero che hanno partecipato solo due ditte, una delle quali opera a L’Aquila ed è da tempo certificata nel trasporto merci, per altro è inconfutabile che in data 18 dicembre 2014 viene diffuso il bando europeo per la cessione della predetta attività aziendale richiedendo requisiti stranamente abbondantemente diversi rispetto a quelli ex ante indicati nella richiamata manifestazione d’interesse; biodegradando incredibilmente il requisito di fondamentale centralità e rilevanza connesso alla gestione negli ultimi tre anni di almeno un milione di passeggeri all’anno, in quello misero e minimale di “aver eseguito nell’ultimo triennio servizi di assistenza per un importo di € 500.000”. Sic transit gloria mundi! Bando confezionato su misura?
12) chiede ed ottiene da Equitalia l’estinzione rateale della preoccupante posizione debitoria che postula la sussistenza della condizione di procedibilità saldamente ancorata alle perdite di esercizio che devono risultare dai relativi bilanci, mentre – contraddittoriamente – quelli relativi agli esercizi 2011 e 2012, secondo il Porcino pensiero, si sarebbero invece chiusi in pareggio ed in leggero attivo? Una semplice svista oppure i bilanci trasmessi ad Equitalia, ovviamente in perdita, sono diversi da quelli che invece conclamano per gli anni 2011 e 2012 pareggi ed attivi sia pure irrisori?
Rebus sic stantibus, quale sarebbe la responsabilità dell’Enac rea “di non aver rispettato gli impegni presi”? Con quale carte si rinnovano sul terreno del trasporto aereo gloriose tradizioni saccheggiatrici perseguendo con ardore combattivo e infrangibile tenacia ulteriori elargizioni di pubbliche risorse dimenticando che, secondo la farsa della conferenza stampa, l’Enac sin dal 06 dicembre 2012 avrebbe detto “sì alla concessione ventennale”? Forse perché ha partecipato anche il rappresentante territoriale dell’Enac, un cui fratello è stato precedentemente assunto in Sogas? Per il resto il tutto è ormai nelle mani della Procura della Repubblica reggina alla cui vigile attenzione non sfuggirà, indipendentemente dalle subdole, infide e quanto mai tendenziose prospettazioni contrarie, la gravissima e penalmente rilevante gestione della Sogas, i cui soci da oggi sono formalmente investiti della conoscenza di quanto denunciato.
Per cui ben farebbero a muoversi con estrema cautela e prudenza poiché se finanziare la Sogas è sicuramente cosa buona e giusta, sarebbe fortemente irresponsabile affidare la gestione di pubbliche risorse a chi al momento si è distinto in pluri-assunzioni clientelari deragliando sul versante della progettualità, piani di ristrutturazione e di rilancio, tant’è che, non a caso, l’aeroporto “stalla”, pericolosamente retrocedendo ai flussi di traffico registrati circa diciotto anni or sono. Per fortuna emerge l’incoraggiante ed estremamente propositiva spinta delle organizzazioni sindacali che perseguono l’interesse al potenziamento della struttura così come avvenuto alla Sacal di Lamezia
, che con trecento dipendenti gestisce (alla grande) oltre tre milioni di passeggeri. Mentre la Sogas ne utilizza quasi cento per poco più di cinquecentomila utenti. Sbagliano a Lamezia o a Reggio? A Nino De Gaetano, neo assessore regionale con delega ai trasporti l’ardua sentenza!
Con deferente stima e incondizionata disponibilità ad integrare personalmente, con ulteriori doviziosi particolari l’imponente quanto scandaloso magma probatorio appena in parte ut supra richiamato anche per esigenze di spazio: versamento all’Inps delle somme riscosse per i diritti d’imbarco, affidamento del servizio di manutenzione mezzi di rampa probabilmente eludendo la procedura concorsuale, corretta utilizzazione dei fondi Pon-Por con riferimento alla vertenza Consulta, convocazione ordinaria dell’assemblea dei soci per l’esame del bilancio 2012 in ordine al quale si registrano corali assenze eccezion fatta per la Provincia di Reggio – socio di maggioranza – che in data 21 luglio 2013 si limita ad esprimere un “asettico parere”, la creazione di un fondo “difesa” che produce interessi attivi ove transitano le quote versate dalla Provincia di Reggio in sostituzione dei soci Regione Calabria e Provincia di Messina, sottraendo gli importi ivi confluiti ai numerosi creditori ma nel contempo utilizzando i relativi importi per altre esigenze, corretta concessione della Cigs e fisiologica erogazione da parte dello Stato, riserve del collegio sindacale per addizionale comunale che si contorce fra correzioni, storni e rettifiche, aggiudicazione di gare di appalti a ditte già in contenzioso con la Sogas, eccetera.
*Ex presidente della Commissione speciale di vigilanza