CATANZARO «La vicenda del lavoratore forestale che si è rivolto al Consorzio di bonifica Ionio-Catanzarese per manifestare la propria disperazione per l’insostenibile ritardo di tre mesi nell’erogazione del salario, che non gli consente di fare fronte alle primarie esigenze della famiglia, è una storia che accomuna purtroppo 8.200 lavoratori del comparto».
È quanto afferma, in una nota, il segretario generale della Fai-Cisl Calabria, Giuseppe Gualtieri. «È una situazione che abbiamo denunciato a gran voce – aggiunge – anche nel corso della nostra manifestazione del 30 gennaio scorso davanti alle prefetture calabresi. Tre mesi di arretrato per i lavoratori idraulico forestali, 5 mesi per i sorveglianti idraulici, ben 18 mesi per gli allevatori. Lavoratori che, come hanno fatto con il presidente Manno, quotidianamente si rivolgono al sindacato per chiedere aiuto e sostegno, per chiedere soprattutto il rispetto della dignità di lavoratori e di padri di famiglia e ai quali cerchiamo di dare risposte trovandoci troppo spesso, però, in perfetta solitudine».
«Per dare sollievo alle drammatiche difficoltà economiche di questi lavoratori – dice ancora Gualtieri – vorremmo che tutti gli enti coinvolti comprendessero la gravità delle problematiche, e si unissero al sindacato per risolvere una volta per tutte i problemi che affliggono il comparto, e che possono essere sintetizzati nella mancanza di risorse destinate all’azienda Calabria Verde e ai Consorzi di Bonifica, e in una burocrazia farraginosa che ci costringe a fare il valzer tra i decreti per evitare ritardi nei pagamenti quando le risorse sono disponibili».
«Se non fosse – prosegue il dirigente della Fai-Cisl – per la nostra presenza costante nei contorti iter burocratici, che seguiamo passo dopo passo sensibilizzando e sollecitando gli uffici dall’emissione del decreto fino all’arrivo in ragioneria e al buon fine dei mandati di pagamento, probabilmente la situazione sarebbe ancora più grave. Per questo chiediamo un’alleanza con tutti gli enti coinvolti che discuta e risolva queste problematiche in appositi tavoli con la Regione. Ci appelliamo ancora una volta alla sensibilità del presidente Oliverio affinché recuperi le risorse necessarie a sanare il pregresso e procedere al pagamento dei lavoratori, e affinché reperisca le risorse necessarie per la copertura finanziaria in bilancio per tutta l’annualità, ponendo fine alla continua situazione di incertezza, e soprattutto eviti con grande senso di responsabilità che l’autonomia dei dirigenti causi inutili ritardi. Ritardi, ribadiamo ancora una volta, che si traducono in situazioni disperate per le famiglie, che si trovano di fronte all’impossibilità di comprare il pane o di mandare i figli a scuola». «Aspettiamo ancora di essere convocati dal presidente Oliverio – conclude – per discutere queste e altre problematiche che interessano il settore, in attesa che venga nominato al più presto l’assessore al ramo perché il vuoto istituzionale che si è determinato in questi mesi e la mancanza di un interlocutore hanno aggravato i disagi per i lavoratori, che non vorremmo sfociassero – conclude – in iniziative incontrollabili».
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