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Il patto della 'nduja

È vero che la legge elettorale di calderoliana memoria fu battezzata dallo stesso raffinato senatore leghista: “Legge porcata”. Ed è anche vero che molti accordi politici sono stati siglati a tavola…

Pubblicato il: 11/02/2015 – 11:44
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È vero che la legge elettorale di calderoliana memoria fu battezzata dallo stesso raffinato senatore leghista: “Legge porcata”. Ed è anche vero che molti accordi politici sono stati siglati a tavola, davanti ad alcuni piatti che hanno finito per dare il nome all’intesa, più o meno clandestina.
Ricordiamo i più famosi.
1994 – “Il patto delle sardine”. Il 23 dicembre del 1994 si incontrano, nella casa romana di Bossi, il leader leghista, Massimo D’Alema e Rocco Buttiglione, segretari del Pds e del Ppi. Il patto avrebbe portato alla fine del primo governo Berlusconi e all’appoggio esterno al futuro governo tecnico di Dini. Il patto delle sardine è chiamato così perché il Senatùr a un certo punto offrì quello che aveva nel frigorifero: delle sardine in scatola, birra, Coca-Cola e pancarré (sconcertato D’Alema che «preferii digiunare. Quel frugale pasto fu consumato da Bossi e Buttiglione»).
1997 – “Il patto della crostata”. È un’espressione di Francesco Cossiga per indicare l’accordo sulle riforme costituzionali siglato fra D’Alema, Marini, Berlusconi e Fini durante una cena del 17 giugno a casa di Gianni Letta a Roma. La crostata venne preparato per gli ospiti dalla moglie di Letta. Ma Berlusconi quel patto ad un certo punto lo fece saltare.
2008 – “Patto della spigola”. Sono almeno due i patti della spigola. Il primo, nell’estate 2008 fu un pranzo tra Fini e D’Alema, con l’obiettivo di studiare una comune iniziativa politica. Il tentativo era quello di condizionare Berlusconi.

Il secondo è dell’autunno 2009, e aveva come tema un’intesa sulla giustizia tra Berlusconi e Fini. In realtà fu l’inizio della fine del rapporto umano e politico fra i due.
2014 – “Il patto del tortellino”. È un programma in 10 punti lanciato da Matteo Renzi alla Festa dell’Unità di Bologna. Sul palco salirono insieme a Renzi: il primo ministro francese Manuel Valls, il segretario del partito socialista spagnolo Pedro Sánchez, il leader dei laburisti olandese Diederik Samsom, il segretario generale del Pse Achim Post. Tutti vestiti con camicia bianca e pantaloni neri, eccezion fatta per Sánchez. I 10 punti riguardavano una nuova idea di Europa. I tortellini erano quelli preparato negli stand della Festa dell’Unità.
2015 – “Patto degli spinaci”. Qualche giorno fa, davanti ad un bel piatto di spinaci, si ritrovano Forza Italia e Lega. Senza più Bossi, l’ex Cav., orfano e vittima del “patto del Nazareno”, sigla un’intesa con Matteo Salvini per una forte opposizione in parlamento contro il governo Renzi. Ma che l’intesa si trasformi in un accordo politico-elettorale appare al quanto difficile.

PS: ci fu davvero il “Patto della ‘nduja” fra Ncd e Pd calabresi, alla vigilia delle regionali del novembre 2014? Secondo alcune fonti venne successivamente siglato un segretissimo “Patto delle frittule” fra le due parti. Ma siccome in quella occasione venne consumata una notevole quantità di carne di maiale e di vino rosso locale, i commensali non ricordano più il contenuto del patto stesso.
Tutto da rifare, magari con un nuovo accordo. Sarà il “Patto della sardella” a stabilire cosa dovrà fare Pino Gentile da grande?

 

*ex parlamentare Pd

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