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Reggio, pene ridotte per la “banda del buco”

REGGIO CALABRIA Si conclude con un’assoluzione e diverse riduzioni di pena il processo d’appello “Rolex”, celebrato contro quella che è stata divenuta nota a Reggio come la “banda del buco”, una gang…

Pubblicato il: 26/02/2015 – 18:00
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Reggio, pene ridotte per la “banda del buco”

REGGIO CALABRIA Si conclude con un’assoluzione e diverse riduzioni di pena il processo d’appello “Rolex”, celebrato contro quella che è stata divenuta nota a Reggio come la “banda del buco”, una gang di rapinatori guidata da uno dei rampolli della Reggio bene. E proprio al capo banda Cristoforo Alati Adorno, assistito dall’avvocato Nardo, è andata la più sostanziosa riduzione di pena, passata da sette a cinque anni dopo l’assoluzione da due capi di imputazione. Tre anni e quattro mesi, sono andati invece ad a Emanuele Alesse, in precedenza condannato a cinque anni e sei mesi, come a Manuel Iosef, la cui pena passa da due anni e sei mesi a soli due anni. Sale di due mesi perché calcolata in continuazione con un’altra condanna precedentemente rimediata, la pena inflitta a Graziano Calabrò, punito con due anni e sei mesi. Totalmente ribaltata invece la pronuncia del gup su Fabio Cilione, in primo grado condannato a tre anni e otto mesi e assolto in appello.
L’inchiesta, coordinata dal pm Luca Miceli, ha portato a identificare gli autori di una serie di spettacolari rapine commesse nel 2011 ai danni della gioielleria Versace, sul corso Garibaldi di Reggio Calabria, della gioielleria Nicosia, di Milazzo, in provincia di Messina, come della rapina all’agenzia della Bnl di Reggio Calabria. Proprio in occasione di quest’ultima, gli investigatori – che da tempo tenevano il gruppo sotto tiro – hanno arrestato in flagranza quattro componenti la banda, per poi risalire agli altri membri della gang. Un’organizzazione formata da due sottogruppi – ha spiegato in sede di requisitoria il pm Miceli – pronti all’occorrenza a mescolarsi fra loro. A guidarli, insieme al cinquantacinquenne Antonino Scappatura, il rampollo della Reggio bene, Cris Alati, che quando per i suoi compari scatteranno le manette, tenterà di sottrarsi all’arresto con una latitanza di qualche mese a Santo Domingo.

a. c.

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