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I Gd: «Razzismo fa male alla nostra società»

LAMEZIA TERME «Negli ultimi tempi si sta assistendo a un fenomeno che desta preoccupazione e turbamento, ovvero la nascita di movimenti volti a considerare gli stranieri come “indesiderati” nel nos…

Pubblicato il: 03/03/2015 – 8:12
I Gd: «Razzismo fa male alla nostra società»

LAMEZIA TERME «Negli ultimi tempi si sta assistendo a un fenomeno che desta preoccupazione e turbamento, ovvero la nascita di movimenti volti a considerare gli stranieri come “indesiderati” nel nostro Paese. Tutto ciò non è concepibile in un paese democratico, pluralista e laico. Tali movimenti a carattere xenofobo e razzista alimentano quella che in modo estremo si può definire “caccia allo straniero”. Ciò che suscita particolare preoccupazione è inoltre la massificazione di alcuni estremismi tipici di un periodo storico che non può e non deve tornare in auge». È quanto scrivono, in una nota, i Giovani democratici della Calabria.
«Ci riferiamo soprattutto – prosegue la nota – a evocazioni storiche come “la marcia su Roma” attuata da Salvini e dagli attivisti di estrema destra di Casa Pound, sabato scorso nella Capitale. Anche in Calabria, terra di accoglienza e di ospitalità, si compiono atti che, a nostro avviso, ledono i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione e dalle leggi di carattere sovranazionale. E’ il caso del provvedimento emanato dal sindaco di Cirò Marina, Roberto Siciliani, che egli definisce invece “invito”, con cui si impone il divieto agli immigrati di circolare nelle strade della cittadina perché potrebbero trasmettere la scabbia. Tra l’altro è stato proprio il sindaco, sul suo profilo Facebook, a parlare di “provvedimento”, contro cui si sono disposte diverse associazioni di volontariato secondo le quali «non è assolutamente accettabile che un uomo delle istituzioni inneschi una così pericolosa caccia allo straniero portatore di malattie e vieti ad una persona la libera circolazione all’interno del paese».
A Cirò Marina, aggiungono i Giovani democratici, «si sono verificati due casi di scabbia che il sindaco Siciliani addebita agli immigrati arrivati in Italia con i barconi. A nostro avviso, non si può concepire che in un paese democratico, dove il rispetto della dignità umana dovrebbe essere garantito a tutti, indistintamente, un sindaco assuma tali discutibili posizioni nei confronti di persone provenienti da altri paesi. Vorremmo ricordare a tutti coloro i quali considerano gli immigrati come un “problema”, che viviamo in un paese dove vige il principio di uguaglianza senza distinzione alcuna, come sancito dall’articolo 3 della Costituzione. Un Paese dove gli immigrati non devono essere considerati degli estranei, ma come concittadini. Crediamo – concludono i Giovani democratici – che per comprendere e apprezzare una cultura diversa, si debba considerare il nostro punto di vista solo come uno dei tanti. Bisogna allontanare dai nostri schemi culturali la concezione che gli immigrati siano un “problema” da risolvere, considerandoli come una risorsa da valorizzare attraverso la creazione di una società basata sul rispetto reciproco e sul pluralismo».

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