CATANZARO Non solo le assunzioni ma anche i progetti svolti e quelli mai partiti sono al centro dell’inchiesta della Procura di Catanzaro sulla Fondazione Calabria etica, l’ente in house della Regione per progetti di assistenza alle famiglie disagiate. Nell’inchiesta al momento non ci sono indagati anche se l’ipotesi di reato per il quale si procede è quello di abuso d’ufficio. Il sostituto procuratore di Catanzaro Graziella Viscomi ha delegato il personale del Nucleo investigativo sanità e ambiente (Nisa) a compiere gli accertamenti sia sulle assunzioni fatte dall’ente nell’ultimo periodo e sia sui progetti. Gli investigatori stanno analizzando nel dettaglio tutti i documenti che sono stati acquisiti nelle settimane scorse.
La mole di documenti è contenuta in alcuni faldoni e gli accertamenti sono particolarmente complessi. Non è escluso che gli inquirenti decidano di sentire prossimamente persone informate sui fatti. La fondazione ha assunto a tempo determinato 251 persone nei giorni immediatamente precedenti le elezioni regionali del novembre scorso, continuando poi a fare altri contratti anche a dicembre e gennaio per arrivare a quota 700.
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