REGGIO CALABRIA Nuovi guai giudiziari per la famiglia Fotia, gli imprenditori di origine calabrese che hanno colonizzato il movimento terra nel savonese, già colpiti non più tardi di una settimana fa dal sequestro dell’intero patrimonio aziendale, ufficiale e ufficioso, perché ritenuto dalla Dia in odor di ‘ndrangheta. Questa mattina, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Savona, uno dei tre fratelli Fotia, Francesco, è finito in manette con l’accusa di tentata estorsione. Insieme a lui è stato arrestato dalla polizia anche il savonese Igor Barbino, che deve rispondere in concorso dello stesso reato, mentre è stato disposto divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa per il nipote dello stesso Fotia. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, Fotia e Barbino sarebbero arrivati fino a Montecarlo pur di estorcere cinquantamila euro all’ex cuoco del ristorante di famiglia dei Fotia. Si trattava della somma che l’uomo aveva ricevuto come risarcimento dall’assicurazione dei Fotia, in seguito al grave incidente avuto nel luglio dello scorso anno a bordo della moto ad acqua degli imprenditori, in quel frangente guidata da Barabino. Soldi che Francesco Fotia reclamava indietro. Per questo, l’imprenditore si sarebbe spinto fino a Montecarlo, dove il cuoco ha nel frattempo trovato lavoro, con un messaggio molto chiaro per il suo ex dipendente: «Dammi i soldi altrimenti sai cosa ti facciamo, se tieni a tua madre e a tua figlia tira fuori i 50 mila euro». Minacce immediatamente denunciate alle forze dell’ordine e che oggi hanno portato all’arresto dell’imprenditore e di Barabino, che più volte ha segnalato a Fotia dove trovare l’ex dipendente.
a. c.
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