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I segreti "custoditi" da Trimboli

REGGIO CALABRIA Quando era in piena attività Domenico “Pasquale” Trimboli per tutti era il “boss dei due mondi”, adesso che nell’aula del tribunale di Alessandria ha annunciato l’inizio della sua col…

Pubblicato il: 20/03/2015 – 10:41
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I segreti "custoditi" da Trimboli

REGGIO CALABRIA Quando era in piena attività Domenico “Pasquale” Trimboli per tutti era il “boss dei due mondi”, adesso che nell’aula del tribunale di Alessandria ha annunciato l’inizio della sua collaborazione con la giustizia, quei due mondi iniziano a tremare. Arrestato nell’aprile 2013 a Caldas, nei pressi di Medellin, in Colombia, nel corso di un’operazione coordinata dal procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, quando gli hanno stretto le manette ai polsi il boss era ancora in piena attività e continuava a organizzare la spedizione di enormi quantitativi di cocaina verso il mercato europeo ed italiano, per conto delle cosche della ‘ndrangheta della fascia ionica reggina. Argentino di nascita ma per “vocazione” al servizio dei clan della Locride, il boss era ricercato dal 2009, anno in cui era sfuggito all’arresto per traffico di stupefacenti, nell’ambito dell’operazione “Chiosco grigio”. L’indagine – che aveva preso il nome dal luogo di Alessandria dove alcuni indagati si davano appuntamento per discutere degli affari illeciti – aveva permesso di delineare la struttura di un’organizzazione espressione degli interessi di alcune cosche della Locride, in grado di mantenere contatti con esponenti di spicco del traffico internazionale di droga sia in Sud America sia in Medio Oriente. Ma quella non era la prima inchiesta in cui il boss fosse stato coinvolto. Arrestato nel 1992 nell’aeroporto di Fiumicino per un provvedimento di unificazione degli ordini di esecuzione, emessi dalla Corte d’Appello di Milano e dalla Corte di Assise di Lugano (Svizzera) per espiare pene residue per traffico di stupefacenti, quindi nuovamente nel 97 nell’ambito dell’inchiesta “Domingo”, Trimboli per lungo tempo è stato una delle “primule rosse” del narcotraffico internazionale. Secondo l’accusa, Trimboli, più recentemente, costituiva l’elemento di raccordo tra i gruppi fornitori colombiani e le cosche della ‘ndrangheta, funzionale al traffico di ingenti quantitativi di droga dal Sud America all’Europa.

 

Alessia Candito

a.candito@corrierecal.it

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