ROMA «A Reggio Calabria è tornata la democrazia da appena quattro mesi, dopo due anni di commissariamento perché il Comune era stato sciolto per contiguità mafiose, che è qualcosa di più pregnante delle semplici infiltrazioni: vuol dire che politici e criminali concertavano strategie e disegnavano il futuro della città». Lo ha dichiarato Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria, parlando al convegno “Il contrasto alle mafie nella dimensione nazionale, regionale e locale” in corso alla Camera.
Falcomatà ha spiegato di essere impegnato «non solo a cancellare quella macchia e il triste primato di essere il primo capoluogo sciolto per infiltrazioni mafiose», ma anche a «cancellare qualsiasi alone con la legalità e la trasparenza». Poi il sindaco ha lanciato un appello alle istituzioni presenti in sala, tra cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: i Comuni come Reggio Calabria, usciti da un commissariamento, «sono come un malato in convalescenza: hanno bisogno di sostegno perché sono ancora deboli e noi chiediamo questo sostegno allo Stato. Ce n’é bisogno adesso, non solo nell’azione di contrasto e prevenzione, ma anche nella quotidianità dell’azione amministrativa, perché è nella quotidianità che l’amministratore locale riesce a dare le risposte di cui i cittadini hanno bisogno».
«I proventi derivanti dalle confische dei beni alla criminalità organizzata – ha aggiunto ancora Falcomatà – confluiscono indistintamente al Fug, fondo unico giustizia. Noi chiediamo che una quota di questi beni rimangano ai comuni e siano vincolati alla riqualificazione dei beni stessi perché ci siamo accorti che la stragrande maggioranza dei beni giungono ai comuni in condizioni di inagibilità. Alcuni comuni come quello di Reggio Calabria – ha detto il primo cittadino – non possono spendere neanche un euro che non sia strettamente necessario alla sopravvivenza dell’ente quindi di fatto si trovano con dei beni che non possono essere riutilizzati per fini sociali». E allora, ha concluso Falcomatà, «per rispondere alla finalità della legge, che è quella di far sorgere la legalità su beni frutto della criminalità, chiediamo questa modifica normativa».
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