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Poli assistenziali, Guccione: «La Regione recuperi il suo ruolo»

CATANZARO L’assessore regionale al Lavoro Carlo Guccione – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – ha promosso e presieduto il primo “Tavolo tecnico”, così come deciso con delibera di G…

Pubblicato il: 28/03/2015 – 10:28
Poli assistenziali, Guccione: «La Regione recuperi il suo ruolo»

CATANZARO L’assessore regionale al Lavoro Carlo Guccione – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – ha promosso e presieduto il primo “Tavolo tecnico”, così come deciso con delibera di Giunta, sulla riforma del sistema socio-assistenziale della Calabria. Guccione ha riferito di aver posto «ai primi posti della sua agenda di lavoro la necessità di fare recuperare alla Calabria il gap che registra in materia rispetto a molte altre Regioni». All’ordine del giorno della riunione, la questione del sistema delle strutture socio-assistenziali e socio-sanitarie per disabili, anziani e minori – 440 autorizzate, di cui 309 convenzionate – e che assorbono la quasi totalità delle risorse a disposizione del settore.
Insieme al dirigente generale del dipartimento “Lavoro” Antonio De Marco e al dirigente del Settore Politiche sociali Vincenzo Caserta, era presente anche una delegazione del dipartimento Salute. L’assessore Guccione ha illustrato ai rappresentanti di categoria le linee guida elaborate per il trasferimento della competenza ai comuni capofila degli ambiti territoriali previsti dalla Legge 328/2000 e dalla legge regionale 23/2003. «Siamo aperti a qualsiasi forma di contributo – ha detto – che possa portare valore aggiunto al nostro progetto in termini di qualità e di efficacia sul percorso. Su una cosa non siamo però disponibili a trattare, ed è il decentramento delle competenze al territorio».
Per l’esponente della giunta, infatti, «non è più possibile persistere in una condizione di mancata osservanza della legislazione vigente, che sconvolge anche i ruoli delle istituzioni. La Regione – ha detto ancora l’assessore al Lavoro – deve recuperare la funzione di programmazione che le è propria, e i Comuni quella di gestione degli interventi sulla base del fabbisogno dei territori. L’assessore e i dirigenti hanno comunque garantito che la Regione fornirà agli enti locali tutta l’assistenza tecnica necessaria per un passaggio graduale delle funzioni. E si sono resi disponibili ad acquisire, in breve tempo, le osservazioni alle linee guida dei rappresentanti del Tavolo tecnico. Con un presupposto, però: la tabella di marcia non dovrà subire ritardi rispetto a una procedura divenuta – conclude – non più rinviabile».

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