Campanella, centrodestra: «Bene l'approvazione dell'odg»
CATANZARO «L’ordine del giorno, approvato all’unanimità dal consiglio regionale nella seduta del 30 Marzo 2015, inerente le problematiche della fondazione Tommaso Campanella di Germaneto, rappre…

CATANZARO «L’ordine del giorno, approvato all’unanimità dal consiglio regionale nella seduta del 30 Marzo 2015, inerente le problematiche della fondazione Tommaso Campanella di Germaneto, rappresenta un nuovo punto di partenza per le sorti del suddetto centro oncologico. Apre infatti uno spiraglio al mantenimento in vita della fondazione, unico percorso a oggi che garantisce la continuità assistenziale dei pazienti in cura e la salvaguardia dei livelli occupazionali». Lo affermano in una nota congiunta i consiglieri regionali Sinibaldo Esposito, Domenico Tallini e Giuseppe Mangialavori.
«Appare a nostro avviso inevitabile – sostengono – un prosieguo delle attività della fondazione nelle more del commissariamento della sanità e fin tanto che dura il piano di rientro. Ipotizzare, così come era stato stabilito nell’ordine del giorno presentato in consiglio in prima battuta, di far chiudere la fondazione Campanella per poterla sostituire con uno o più enti creati appositamente per bypassare il problema, è a nostro avviso impensabile e rischierebbe di creare un problema maggiore in una situazione estremamente delicata come quella attuale. I posti letto sono privati e non possono essere distribuiti o riallocati a piacimento senza prevedere dei piani di contenimento adeguati e studiati caso per caso. Allo stesso modo l’esigenza di garantire il personale impiegato nella fondazione, in questo momento può essere perseguita con certezza solo e unicamente attraverso la non messa in liquidazione della Campanella stessa e non altro».
«Prendiamo atto – concludono – della sensibilità dimostrata dal consiglio regionale nel modificare l’ordine del giorno, ribadendo che gli unici interventi utili in questa fase possono essere soltanto quelli volti a mantenere in vita la fondazione Campanella, dando ragione alla nostra tesi. Di questo e altro vorremmo a breve confrontarci con il nuovo commissario straordinario alla Sanità regionale Scura, al quale – concludono – abbiamo chiesto un incontro».