Forestali, basta ritardi nei pagamenti
La storia del pagamento degli stipendi per i forestali: i ritardi si accumulano e i lavoratori che vivono con un solo stipendio non riescono ad andare avanti per le difficoltà economico-finanziarie i…
La storia del pagamento degli stipendi per i forestali: i ritardi si accumulano e i lavoratori che vivono con un solo stipendio non riescono ad andare avanti per le difficoltà economico-finanziarie in cui si trovano le loro famiglie. I lavoratori forestali dl Consorzio Basso Ionio ma anche di quelli del Tirreno e dell’alto Ionio, purtroppo, non hanno ancora percepito la 13esima mensilità, a differenza di Calabria verde che ha gia pagato da 10 giorni.
È la prima volta che i lavoratori nella storia dei Consorzi che gli operai non hanno percepiscono la 13esima mensilità come tutti gli altri lavoratori. Chiediamo che si faccia luce su questa vicenda torbida che ha penalizzato i forestali affinché si individuino le responsabilità della vicenda, dove sono finite le risorse di circa 700mila euro della 13esima che la Regione ha erogato al Consorzio Basso Ionio, perche non hanno pagato i lavoratori con quei soldi vincolati solo allo stipendio.
Non vi pare, presidente del Consorzio del Basso Ionio e degli altri Consorzi, che tali vincoli possono essere adottati autonomamente dai vostri uffici? Come mai nessuno interviene su queste vicende perche si faccia piena luce sulle responsabilità dei pagamenti mensili? A cosa sono servite tali risorse, che fine hanno fatto e che destinazione hanno preso. Chiediamo l’istituzione di una commissione di accesso agli atti del Basso Ionio in particolare in quanto il presidente per sapere come vengono spesi i soldi dei lavoratori.
I lavoratori hanno un presidente, del Basso Ionio che invece di occuparsi del pagamento degli stipendi e dell’attività del Consorzio dedica il suo tempo ai problemi sindacali indagando sui lavoratori per sapere con quale sindacato sono iscritti e invitandoli a cancellarsi se sono iscritti alla Fenalf-Cub. Il nostro e un sindacato che non consente a nessuno e nemmeno a lui di violare leggi, le norme contrattuali, sulla privacy e sull’antinfortunistica e su altre vicende molto gravi.
Questo presidente si occupa esclusivamente di problemi di carattere sindacale convocando incontri e riunioni con direttori e capi operai presso l’ufficio del Consorzio, per mantenere la situazione di fermento dei lavoratori sotto controllo. Abbiamo presentato ai capigruppo del consiglio regionale una richiesta di incontro sulle vicende interne di questo ente, sulle problematiche degli stipendi e di una riforma che va fatta in tempi brevi per garantire il posto di lavoro e la stabilità occupazionale ai lavoratori cambiando pagina.
Ci sembra, inoltre, più giusto che si chiuda la contabilità vecchia e l’esercizio finanziario trasferendo le risorse del 2015 con la variazione di bilancio per pagare novembre e dicembre 2014 a tutti i forestali nel piu breve tempo possibile, pur sapendo che in questi giorni ci sarà l’acconto di marzo. Per quanto concerne invece il Consorzio del Basso Ionio reggino non è stata ancora pagata la 13esima mensilità, mentre ci sono stati Consorzi di Cosenza che hanno provveduto a pagarla da diverso tempo. Crediamo che in questo ente vada cambiato il sistema di gestione delle risorse destinate ai forestali e che la Regione Calabria dovrebbe trasferire direttamente gli stipendi mensili sui conti corrente dei lavoratori, al fine di evitare ritardi pretestuosi diversamente spesso tali risorse vengono utilizzate per finalita diverse, la stessa cosa del ritardo di circa 10 giorni avverrà con l’ultimo acconto di marzo, ci sono sempre 10-12 giorni di ritardo con gli stipendi pagati da Calabria Verde nel Basso Ionio.
È ora che si ponga fine a questo sistema di rapina che dura da anni a danno dei lavoratori forestali, bisogna girare pagina, non possono essere mantenuti a galla presidenti del genere. È ora che si ripulisca il settore da faccendieri e sindacalisti falliti, azzerando incarichi e a cominciare a togliere le incrostazioni che hanno portato allo sfascio il settore e al consolidamento di gruppi di potere sindacale dentro gli uffici della forestazione calabrese. È ora di porre fine al vecchio sistema di gestione che ha governato la Regione Calabria e del suo ex assessore al ramo che ha vissuto solo di espedienti e di cose quotidiane, totalmente disinteressato ad affrontare alla fonte il problema della garanzia e della puntualità nel pagare gli stipendi ai forestali entro il 20 di ogni mese e della progettualità inesistente in un settore importante come la forestazione.
La Fenalf continua a restare vigile su queste vicnde e invita i lavoratori a mobilitarsi contro un sistema di ruberie contrattuali con alleggerimento degli stipendi vigente da anni che avviene ai danni dei forestali al fine di difendere il proprio salario reale mensile e non quello che viene erogato in misura inferiore a quello contrattuale. Chiediamo di sapere che fine fanno i soldi delle indennità che non vengono corrisposte per contratto ai lavoratori e dove finiscono. In tal senso abbiamo inoltrato in Procura vari esposti affinche si facesse luce sulle questioni aperte.
Bisogna iniziare a organizzarci per lottare per smantellare questo sistema di sudditanza politica e sindacale vigente in Calabria, per difendere la dignità del lavoro dei calabresi e dei forestali, relativa ai piu elementari diritti sindacali, calpestati giornalmente da questi dirigenti parassiti collusi con certi ambienti sindacali, che hanno fatto il loro tempo, ma che continuano a godere di coperture politiche e a gestire gli enti in termini solo clientelari.
Solo la Fenalf Calabria può tutelare e difendere i forestali essendo l’unico sindacato costituito da forestali che ha veramente a cuore la soluzione dei problemi del territorio e dei lavoratori e non con quei sindacati i cui dirigenti hanno costruito le proprie carriere aziendali utilizzando gli scioperi e le iniziative di lotta dei forestali calabresi.
Cominciare da adesso per andare avanti passando con il sindacato autonomo Fenalf-Federazione nazionale autonoma lavoratori forestali e non viceversa come avviene oggi al Consorzio dove i lavoratori della Fenalf-Cub vengono invitati in ufficio per iniziativa del suo Presidente a firmare o a sottoscrivere la delega sindacale di adesione o per una verifica della stessa, in violazione alla liberta di opinione e di scelta sindacale con il sostegno e i suggerimenti di sindacati di comodo asserviti al sistema di potere. Un sistema di terrore psicologico vigente in questi uffici che va smantellato.
Credo che il nuovo governatore della Calabria si occupasse anche di questo problema specifico facendo una legge anticorruzione per mandare a casa traffichini e truffaldini appartenenti anche a certi sindacati che ha maggioranza in questo settore ormai hanno preso il sopravvento.
*Segretario regionale Fenalf Calabria