"Ceralacca 2", salta l'udienza preliminare

REGGIO CALABRIA È stata posticipata al prossimo 22 aprile l’udienza preliminare sulla richiesta di mandare a processo i 27 imputati dell’operazione “Ceralacca 2”. Alla base della decisione del gup di Reggio Massimo Minniti un difetto di notifica a uno dei 27 imputati. Il giudice ha optato per il rinvio dopo una breve camera di consiglio. Prima di aggiornare la seduta, due imputati – Isidoro Gagliardi e Luigi Cosentino – hanno chiesto il patteggiamento. Istanza su cui Minniti non si è espresso, mentre il pm, Matteo Centini, ha già annunciato che si pronuncerà in merito durante la prossima udienza.
L’inchiesta, coordinata dallo stesso Centini e da Gaetano Paci, è centrata su una presunta organizzazione criminale, composta da imprenditori e funzionari pubblici infedeli, che sarebbe stata in grado di pilotare l’andamento di numerosi appalti pubblici, tra cui le gare relative alla Sorical, la società per la gestione dell’acqua in Calabria, e alla Suap (Stazione unica appaltante provinciale) di Reggio.
Tra i 27 imputati spiccano le figure dei fratelli Giuseppe e Carmelo Bagalà. 
Negli uffici della loro impresa, la Isotech srl, la Guardia di finanza aveva trovato un’agenda in cui, oltre alle regolari spese sostenute dalla società, sarebbero state registrate anche le tangenti consegnate ai vari burocrati calabresi. Un “sistema” – è l’ipotesi della Procura – per facilitare l’aggiudicazione di lavori e appalti pubblici. 
L’operazione ha fatto scattare perquisizioni in Calabria e in molte regioni d’Italia, tra cui Veneto, Marche e Toscana. Era stato disposto anche il sequestro preventivo di 12 tra società e beni, per un valore complessivo di circa 40 milioni di euro.

Pietro Bellantoni

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