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Portare avanti le campagne contro l'inquinamento

Caro Direttore, solo se mi consenti ciò, vorrei rivolgermi a te dandoti del tu, non fosse altro che per le radici geografiche che ci accomunano. L’irrefrenabile necessità di scriverti, sgorga di…

Pubblicato il: 14/04/2015 – 15:02
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Caro Direttore,

solo se mi consenti ciò, vorrei rivolgermi a te dandoti del tu, non fosse altro che per le radici geografiche che ci accomunano. L’irrefrenabile necessità di scriverti, sgorga direttamente dal mio cuore, per un argomento che mi tocca nell’intimo, che mi ha segnato personalmente per sempre e del quale ne ho fatto una ragione di vita: la prevenzione sanitaria. In questo caso specifico, di primo livello, ossia quella relativa al monitoraggio ambientale ed alla consequenziale salubrità dei luoghi, delle acque, dell’aria, etc. etc. 

Leggo, e non ti nascondo, con un certo senso di amarezza, la (consentimi, perlomeno visto il tempo intercorso tra il 2011 ed oggi) non notizia, a firma di Pietro Bellantoni e relativa alle presunte premialità, peraltro di previsione contrattuale e legislativa, a favore della dirigenza Arpacal. Non entro nel merito della questione perché, personalmente, la ritengo inesistente, sia sotto il profilo giuslavoristico (mi pare di aver capito, se ho capito bene, che tutto si sia svolto dentro gli steccati posti dalla Pa e, comunque, la parola finale spetterà al Nucleo di valutazione), sia sotto il profilo di opportunità (congelamento delle liquidazioni, che avverranno, appunto, solo previo pedissequo rispetto delle procedure di rito).
Vorrei, invece, poter leggere dalle righe del tuo importante organo di stampa, ovviamente se deciderai di concedermi un pò di spazio, queste mie considerazioni sull’attività svolta in questi ultimi 3-4 anni da Arpacal a tutela della salute collettiva. Considerazioni, queste che, ci tengo a sottolineare, provengono da un organismo terzo e indipendente, qual è appunto Articolo32Calabria.
La nostra regione soffre di un’incredibile compromissione ambientale, che passa attraverso un inquinamento elevatissimo e ingiustificabile a fronte della quasi inesistente attività industriale regionale: navi affondate lungo le coste calabresi (27 – vedi caso “De Grazia”), traffici di scorie e rifiuti presunti radioattivi (vedi atti desecretati nel 2014 dei servizi segreti e datati 1997, che parlano della nostra Regione come crocevia e pattumiera contemporaneamente), discariche non a norma e, chi più ne ha, più ne metta.
Bene, ciò detto, per la prima volta in Calabria, Arpacal:
➢ censisce 696 siti potenzialmente inquinati e da sottoporre ad ulteriori accertamenti,
➢ collabora con l’autorità giudiziaria all’individuazione delle responsabilità personali su questo preoccupante fenomeno di inquinamento ambientale;
➢ stila una prima graduatoria d’interventi prioritari da pianificare a breve giro di tempo e in stretta collaborazione con la Regione Calabria, dei 400 siti ritenuti perlomeno come potenzialmente pericolosi ed, infine, in percepibile senso di premialità,
➢ viene scelta dall’Istituto superiore di sanità, organismo tecnico-scientifico del servizio sanitario nazionale sotto la vigilanza del ministero della Salute, per la redazione del rapporto “Istisan” 2015 che intende focalizzare l’attenzione sull’epidemiologia correlata all’inquinamento: la redazione di tale importante strumento si avvarrà anche della consulenza scientifica della dottoressa Antonella Sutera Sardo, responsabile epidemiologia Asp-Cz.
Mi fermo qui, non aggiungo altro, se non per rivolgerti una preghiera e contemporaneamente un invito: concorriamo tutti insieme affinché i quattro punti di cui sopra vengano portati con efficacia a compimento da Arpacal, con la necessaria serenità e condivisione da parte di tutti i calabresi.
Se anche tu dovessi decidere di non dare spazio a questo mio accorato appello, ti ringrazio comunque per le eventuali diverse forme di attenzione che tu dovessi decidere di concedere.
Desidero, infine, inviare copia della presente alla dirigenza Arpacal con cortese preghiera di continuare, senza sosta, il prezioso cammino operativo già intrapreso.
Cordialmente.

 

*Il presidente di Articolo32Calabria

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