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Unesco, la Calabria vuole diventare centro di "Categoria 2"

CATANZARO La Calabria si candida a diventare sede di un centro di “Categoria 2” dell’Unesco. Dell’ipotesi, assai concreta, hanno discusso presso la sede della presidenza della Regione Calabria, il go…

Pubblicato il: 12/05/2015 – 19:10
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Unesco, la Calabria vuole diventare centro di "Categoria 2"

CATANZARO La Calabria si candida a diventare sede di un centro di “Categoria 2” dell’Unesco. Dell’ipotesi, assai concreta, hanno discusso presso la sede della presidenza della Regione Calabria, il governatore Mario Oliverio, l’assessore alla Cultura del comune di Reggio Calabria Patrizia Nardi, l’architetto Emilio Minasi, anch’egli in rappresentanza del comune della città dello Stretto e il professore messicano, Lopez Morales, consigliere Unesco, una vera e propria autorità in materia.

La proposta, avanzata dall’assessore reggino, ideatrice della rete delle grandi macchine a spalla italiane di cui fa parte anche la Varia di Palmi, responsabile tecnico – scientifica della candidatura e referente per il segretariato generale Unesco a Parigi, dell’Ufficio Patrimonio Unesco del ministero per i Beni, le Attività culturali e il Turismo e per la Commissione nazionale italiana per l’Unesco, d’accordo con Francisco Javier Lopez Morales, Alto consigliere Unesco, ha immediatamente incassato l’adesione entusiasta del presidente della regione Oliverio. L’obiettivo è quello di istituire a Reggio Calabria un Centro Internazionale di formazione in Rete sul Patrimonio culturale immateriale nella regione dell’Europa mediterranea continentale che comprenda l’Italia, la Francia, la Spagna, Malta, la Turchia, la Grecia, la Croazia, la Slovenia, il Montenegro, l’Albania e tutta l’area individuata dal progetto della Macroregione ionico-adriatica a cui la Calabria aderisce. Gli Istituti e i centri di categoria 2 Unesco sono finanziati e messi a disposizione dagli Stati membri che hanno sottoscritto la Convenzione del 2003 per sostenere i programmi strategici e gli obiettivi dell’Unesco, che coincidono con quelli dei territori aderenti e costituiscono formidabili strumenti di sviluppo sostenibile degli stessi.

La possibilità che la candidatura della Calabria possa avere esito positivo deriva anche dalla credibilità e dal prestigio acquisiti dalla nostra regione con l’iscrizione, nel dicembre del 2013, della Varia di Palmi nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale tutelato dall’Unesco, considerata dal Comitato intergovernativo Unesco «modello e fonte d’ispirazione» per il futuro delle candidature unescane. I soggetti partner del progetto, così come concordato tra i partecipanti all’incontro, saranno la Regione Calabria, il Mibact, la città di Reggio Calabria, il ministero degli Affari esteri, il segretariato generale dell’Unesco, la Comunità Europea e gli Stati della regione dell’Europa mediterranea continentale che sottoscriveranno, a breve, un apposito protocollo d’intesa, atto preliminare alla richiesta della prestigiosa candidatura.

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