Asp di Reggio, il manager guadagna 600 euro al giorno
REGGIO CALABRIA L’Asp di Reggio è in braghe di tela, epperò può permettersi di reclutare un presunto supermanager esterno dall’onorario esorbitante: 600 euro al giorno. Cifre che nemmeno nelle più fl…

REGGIO CALABRIA L’Asp di Reggio è in braghe di tela, epperò può permettersi di reclutare un presunto supermanager esterno dall’onorario esorbitante: 600 euro al giorno. Cifre che nemmeno nelle più floride multinazionali Usa. Succede in una delle Aziende sanitarie più scalcinate d’Italia, con i conti in disordine e più volte oggetto dei rilievi economici del Tavolo ex Massicci (che sovrintende il Piano di rientro dal debito). Il fortunato burocrate è il napoletano Pietro Evangelista, che adesso troverà il suo eldorado professionale in riva allo Stretto, per volontà del lìder maximo della Sanità calabrese, l’abruzzese Massimo Scura, che ha emanato in suo favore un decreto ad hoc (sottoscritto anche dal sub-commissario Urbani e del dg del dipartimento Salute Bruno Zito).
L’INCARICO
Certo, Evangelista avrà un compito non facile: dovrà portare a termine l’attività di riconciliazione del debito pregresso dell’Asp, garantire – come si legge nel decreto – «l’allineamento del partitario fornitori» e tentare di superare «numerose criticità di carattere organizzativo e procedurale che hanno prodotto, e producono ancora oggi, effetti diretti nella contabilizzazione, liquidazione e pagamento dei documenti passivi, nonché nella gestione contabile degli atti ingiuntivi di assegnazione».
Rischiano di sembrare una mission fumosa e piuttosto vaga. Quindi Scura ha preferito elencare punto per punto gli obiettivi assegnati al «soggetto attuatore» Evangelista. Eccone alcuni: pagamento delle fatture liquidate (93 milioni di euro), chiusura delle partite ritenute insussistenti (241 milioni), avvio della fatturazione elettronica, unificazione e potenziamento dell’ufficio ragioneria.
QUANTO COSTERÀ
Un impegno oneroso, senza dubbio, per il quale il nuovo advisor incasserà 600 euro al giorno «per almeno tre giorni a settimana». Significa che, se Evangelista dovesse rivelarsi un novello stakanovista – e lavorare cinque giorni a settimana come un impiegato qualunque – in teoria potrebbe percepire 3mila euro ogni quarto di mese, cioè 12mila euro ogni 30 giorni. Che fanno 144mila euro all’anno. Con gli oneri – viene specificato nel decreto Scura – ovviamente a carico di una delle più micragnose Aziende provinciali di tutto il Paese. Tra l’altro, non viene nemmeno chiarito se le spese sostenute dal manager (trasporti, vitto e alloggio) saranno incluse o se costituiranno un’altra voce in uscita per l’Asp.
CHI È EVANGELISTA
Ma chi è Evangelista? Quale il cursus honorum che potrebbe giustificare una tale spesa? Il suo curriculum, sebbene riporti numerosi incarichi, non pare quello di un manager particolarmente conteso dalle amministrazioni pubbliche e private d’Italia. Nato a Napoli il 5 ottobre del ’61 (53 anni) e laureato in Economia e commercio, nel ’95 è stato commissario straordinario della Ial Cisl Abruzzo (la regione di Scura) e Molise. Ha lavorato per i ministeri Lavoro e Affari esteri, per Banca Carime, Bnl e Banco di Sardegna e si è occupato della valutazione economica di alcune aziende del gruppo Ferrovie dello Stato. È poi stato liquidatore d’azienda e ha realizzato due diligence in società non meglio specificate. Dall”88 al ’94 è stato al servizio di Reconta Ernst&Young e ha maturato l’esperienza di revisore in Banca di Roma, Renault, Nissan, Condotte d’Acqua e Bavaria assicurazioni.
LA DELIBERA
Fatto il decreto, serve la delibera. Dovrà, eventualmente, firmarla il commissario dell’Asp Santo Gioffrè, a cui spetta il recepimento delle direttive di Scura. Ma cosa faranno i revisori dei conti dell’Asp di Reggio? Daranno il placet a questo esborso monstre che pare del tutto ingiustificato a fronte della situazione economica dell’Azienda?
Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it