CATANZARO «È assurdo che il governo abbia trascurato i danni causati dal blocco dei pagamenti della mobilità in deroga per migliaia di lavoratori che la attendono legittimamente». Lo afferma il senatore del gruppo Gal, Antonio Caridi. «Qualcuno sta scherzando con il fuoco – aggiunge – e probabilmente neanche riesce ad accorgersi della gravità. Qui si gioca sulla pelle di 28mila lavoratori che rivendicano il loro sacrosanto diritto a percepire le somme spettanti. La nota del Ministero del Lavoro contiene restrizioni che, di fatto, hanno finora impedito a questi soggetti di ricevere la mobilità, nonostante non abbiano alcun tipo di responsabilità su eventuali inadempienze burocratiche. È assurdo che siano disponibili ben 55 milioni di euro ma che debbano restare bloccati, in barba all’emergenza che vivono i calabresi. A questo punto, mi sorge un dubbio atroce: che sia l’ennesimo tentativo del governo di creare problemi ad un’amministrazione regionale poco simpatica a chi comanda? Se fosse così, sarebbe un fatto gravissimo, l’ennesimo “dispetto” nei confronti di Oliverio che si riversa drammaticamente sulla pelle dei cittadini. A questo punto sono io a lanciare una provocazione: dato che Renzi e compagni sembrano affetti dalla sindrome del “commissariamento facile”, che facciano gestire anche la mobilità in deroga a qualcuno che ha la loro fiducia, perché occorre per prima cosa pensare alle difficoltà di migliaia di famiglie che, al momento, possiedono solo questa fonte di sostentamento per vivere. Devo purtroppo constatare, però, che in Calabria ormai troppo spesso gli ammortizzatori sociali non fungono da strumento per arginare la crisi del lavoro ma vengono utilizzati quale arma per lo scontro politico. Mi auguro che questa situazione possa sbloccarsi prima della mobilitazione prevista a Lamezia per il prossimo 10 giugno – conclude il senatore Caridi – e chiedo formalmente al presidente Oliverio di cominciare a battere i pugni sui tavoli romani, avere un atteggiamento meno accomodante e, così come ha promesso, auspico possa vincere questa battaglia di civiltà entro mercoledì prossimo».
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