Tre ergastoli e raffica di assoluzioni per "Perseo"
CATANZARO Venticinque assoluzioni, venti condanne e due non luogo a procedere. Questa la sentenza, pronunciata oggi dal Tribunale di Catanzaro, del processo in abbreviato di Perseo che ha visto…

CATANZARO Venticinque assoluzioni, venti condanne e due non luogo a procedere. Questa la sentenza, pronunciata oggi dal Tribunale di Catanzaro, del processo in abbreviato di Perseo che ha visto anche l’ergastolo per i capi storici della malavita lametina Aldo Notarianni, Vincenzo Bonaddio e Pasquale Giampà. Assolti gli avvocati Tiziana D’Agosto e Giuseppe Lucchino.
Con l’operazione “Perseo”, la Dda di Catanzaro ha fatto luce su diversi omicidi verificatisi tra il 2005 e il 2011 proprio a Lamezia, maturati, secondo l’impianto accusatorio, nell’ambito di una guerra di territorio scoppiata proprio dopo gli arresti di membri di spicco del clan lametino. Oltre ai tre ergastoli di Notarianni, Bonaddio e Giampà il gup Giuseppe Perri ha condannato Antonio Ventura a 7 anni di reclusione, Pasquale Bentornato a 7 anni, Francesco Renda a 5 anni, Giorgio Galiano a 6 anni, Domenico Giampà a 20 anni, Giuseppe Catroppa a 9 anni e 4 mesi, Pasqaule Catroppa a 3 anni e 4 mesi, Antonio Muraca a 7 anni e due mesi, Maurizio Molinaro a 20 anni, Alessandro Torcasio a 20 anni, Claudio Paola a 3 anni, Vincenzo Ventura a nove anni, Vincenzo Torcasio, classe ’62, a 6 anni e 4 mesi, Luciano Arzente a 2 anni e 4 mesi, Alessandro Villella a 3 anni, Gianluca Giovanni Notarianni a 4 anni e Antonio Giampà a 4 anni. Previsti, inoltre, risarcimenti per le parti civili ossia il comune di Lamezia Terme (50mila euro), l’associazione Antiraket Lamezia (10mila euro), il Fai (10mila euro), l’assicurazione Zurich Insurance Plc (5.000 euro), l’imprenditore Rocco Mangiardi (1.000 euro), Chirumbolo Antonio e Giancarlo (25mila euro), Chirico Giuseppe e Giovanni (1.000 euro).
L’abbreviato di Perseo ha visto, poi, una raffica di assoluzioni piene: Salvatore Ascone, Vincenzo Torcasio, classe 78, Antonio Paradiso, Emiliano Fozza, Domenico Sirianni, Michael Mercuri, Nino Cerra, Angelo Francesco Paradiso, Luigi Trovato, Luciano Trovato, Giuseppe Ammendola, Gino Strangis, Pino Strangis, Giuseppe Lucchino, Antonio Fragale, Costantino Francesco Mascaro, Giovanni Cosentino, Saverio Torcasio, Carmine Vincenzo Notarianni, Alberto Giampà, Saverio Giampà, Renato Rotundo, Pasquale Gigliotti, Davide Orlando e Tiziana D’Agosto.
Non luogo a procedere, previa esclusione dell’aggravante mafiosa, per Luigi Mancuso e Vincenzo Giampà; nel primo caso perché l’azione penale non doveva essere iniziata per mancanza di querela sporta nei termini e nel secondo per intervenuta prescrizione.
Una sentenza, quella di oggi, che ha visto, al netto di condanne e assoluzioni, una decisa soddisfazione del nutrito collegio difensivo composto da molti avvocati del foro lametino ma non solo, tra i quali Francesco Pagliuso, Domenico Villella, Giuseppe Spinelli, Aldo Ferraro, Antonio Larussa, Paolo Mascaro, Francesco Gambardella, Lucio Canzoniere, Renzo Andricciola, Gianluca Careri, Giuseppe Gervasi e Salvatore Cerra.
Alessia Truzzolillo
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