La sanità calabrese? La giudica Pisa
CATANZARO Le performance del sistema sanitario calabrese devono essere valutate. Con un approccio scientifico, possibilmente. Principio sacrosanto, viste le condizioni di un comparto costosissimo – c…

CATANZARO Le performance del sistema sanitario calabrese devono essere valutate. Con un approccio scientifico, possibilmente. Principio sacrosanto, viste le condizioni di un comparto costosissimo – che pesa per circa il 70% del bilancio regionale – e altamente inefficiente. Il commissario alla Sanità, Massimo Scura, non è tipo che si fa pregare: e tac, ecco pronti 40mila euro per la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa. Che avrà il compito di svolgere attività di ricerca per la valutazione delle prestazioni dei sistemi sanitari regionali e provinciali calabresi. Va detto che il Laboratorio Management e sanità del Sant’Anna ha attivato, dal 2008, un “network di regioni” allo scopo di fornire modelli di valutazione in benchmarking (sistema di confronto) su indicatori ben precisi. Come ad esempio lo stato di salute della popolazione, la capacità di perseguire strategie regionali e il giudizio sull’esperienza degli utenti e dei dipendenti oltre che sulle dinamiche economiche e finanziarie. Per farla breve: una nuova consulenza per capire a che livello è la sanità calabrese rispetto alle altre regioni italiane.
Evidentemente, per Scura i sistemi di “sorveglianza” interna già presenti (che si chiamano “Passi”, “Passi d’argento”, “Okkio alla salute” e “Hbsc/Gyts”) non sono sufficienti. Né può bastare allo scopo il personale interno al dipartimento Salute.
IL DECRETO
Il decreto del commissario con cui si avvia la nuova collaborazione col Sant’Anna risale al 10 giugno scorso e, salvo proroghe, avrà termine il prossimo 31 dicembre. In allegato c’è la convenzione che dovrà essere sottoscritta dal rappresentante legale dell’istituto toscano e dal dirigente generale del dipartimento regionale, Riccardo Fatarella. Il quale, fatto abbastanza irrituale, non ha posto al sua firma in calce al provvedimento varato da Scura, dal sub-commissario Andrea Urbani e dal dirigente di settore Giacomino Brancati. Che farà Fatarella? Siglerà comunque un’intesa che – documenti alla mano – non ha avuto il suo placet preliminare?
I SOLDI
I 40mila euro sborsati (la prima metà una volta avvenuto il caricamento dei dati sulla piattaforma informatizzata condivisa dalle altre regioni, la seconda a conclusione dell’attività) consentiranno alla Calabria di entrare nel network delle regioni e di utilizzare nuovi strumenti di gestione, condivisione e visualizzazione dei dati sanitari, oltre che di avviare un confronto interregionale sui vari sistemi. La spesa regionale, però, potrebbe essere anche superiore. La Regione, infatti, si impegna anche a conferire, «con oneri a proprio carico», nuovi incarichi a «soggetti qualificati che collaborino alle attività di ricerca». Sarà dunque possibile avviare nuove e onerose consulenze, insomma. Forse – dicono i più maliziosi – un modo per dare un posto al sole a “persone di fiducia”. All’ombra di un accordo in teoria ineccepibile.
p. bel.