COSENZA È stata depositata, per avere risposta diretta in consiglio regionale, un’interrogazione urgente del consigliere Giuseppe Giudiceandrea in ordine all’adozione del progetto Piano di bacino erosione costiera. Con deliberazione del comitato istituzionale dell’Autorità di bacino regionale del 22 luglio 2014 numero 2, è adottato infatti il progetto – Piano di bacino stralcio erosione costiera – che disciplina le aree costiere soggette a pericolo e arretramento della linea della riva e tra le altre cose, delimita le aree a pericolo di erosione in tre diverse modalità con pericolosità alta, media e bassa.
Dall’adozione del piano in questione, sono scattate le norme di salvaguardia che applicandole letteralmente, senza contradditorio o esame delle osservazioni da molti Comuni calabresi già a suo tempo presentate, e nello specifico, Calopezzati, Cassano allo Ionio, Corigliano Calabro, Rossano e Crosia, potrebbero bloccare i cosiddetti Piani spiaggia con conseguente blocco anche di ulteriori ed eventuali concessioni demaniali, se non quelle riferibili alla sola posa di sdraio e ombrelloni. «In questo modo – fa sapere Giudeandrea – si rischia il fermo di tutti i procedimenti in corso di rilascio di concessioni demaniali per la realizzazione di stabilimenti balneari, con la possibilità di potere ingenerare diversi contenziosi che ricadrebbero anche nei confronti della Regione, nonché un impatto disastroso per la stagione turistica in corso».
«Le spiagge che costituiscono l’incontro di due realtà, la terra e il mare – prosegue il consigliere – variano in funzione delle condizioni geologiche e paesaggistiche. È vero che una errata gestione della costa può avere conseguenze molto gravi e un impatto negativo se le coste stesse non sono gestite con i principi della sostenibilità e possono produrre effetti negativi sulla conservazione della loro morfologia, ma forse il piano avrebbe rivisto in qualche suo punto e anche con grande urgenza. Bloccare i piani spiaggia, per esempio, e annullare le varie concessioni per gli stabilimenti balneari con una stagione estiva alle porte, non fa che mettere in ginocchio un turismo già in grandi difficoltà».
Il capogruppo dei Democratici progressisti Giudiceandrea, ha dunque chiesto di valutare e rivedere tale situazione in base a studi specifici corredati da indagini e chiesto l’impegno a porre in atto, e «in maniera urgente», ogni «azione idonea che possa salvare i piani spiaggia in tutti quei Comuni che hanno depositato idonee osservazioni e che al momento, nonostante la stagione estiva sia iniziata, rimangono inevase».
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