«Crotone non si piega alla criminalità»
CROTONE È arrivato il momento di dire basta, per dirla con le stesse parole di tutti quegli imprenditori che da settimane subiscono intimidazioni nel crotonese. Crotone lunedì sera si è riunita per f…

CROTONE È arrivato il momento di dire basta, per dirla con le stesse parole di tutti quegli imprenditori che da settimane subiscono intimidazioni nel crotonese.
Crotone lunedì sera si è riunita per fare rete, sinergia e per creare un muro più forte della criminalità organizzata che sta facendo vivere momenti di terrore a molti lavoratori oltre che agli imprenditori. Una giunta aperta di Confcommercio, davanti al piazzale del negozio Trony (che insieme al supermercato Md è stato oggetto di un falso allarme bomba sabato scorso) si è riunita per far prevalere con forza il grido di coraggio contro questi atti intimidatori.
La gente era tanta, dai rappresentanti delle associazioni di categoria a quelli sindacali, dai piccoli e grandi imprenditori alla gente comune.
«Voglio dire innanzitutto grazie a tutti coloro che ci stanno dando forza e speranza – ha affermato Salvatore Perri, vicepresidente di Confcommercio, nonché titolare del negozio Trony – che sono stati attimi difficili per tutti noi, ma non ci fermeremo e non ci piegheremo. Insieme alle forze dell’ordine cercheremo di combattere contro questa criminalità organizzata. Potremmo andare via domani, perché da un’altra parte avremmo le porte aperte a mille opportunità, ma abbiamo scelto di restare a Crotone e di mantenere i dipendenti storici che avevamo come azienda. Questa è una battaglia culturale che va combattuta partendo dal singolo e che non può essere solo demandata alle forze dell’ordine».
Al fianco di Salvatore Perri, anche l’imprenditore crotonese, Maurizio Fiorino (titolare di un’attività di catering e gestore, insieme ad altri parenti, delle gastronomie Bagò finite nel mirino della criminalità qualche settimana fa) che ha ribadito con forza la preoccupazione per i suoi dipendenti, «che hanno paura di perdere il posto di lavoro. Con me in realtà hanno iniziato nel 1983 – ha aggiunto Fiorino – quando alla mia famiglia fecero saltare una macelleria in pieno centro. Chiedo a tutti di starci vicino, noi di sicuro non ci fermeremo».
In seguito anche la testimonianza di Guerino Buscema, proprietario del supermercato Md che con tono provato ha affermato: «Aiutateci a non farci passare la voglia di creare occupazione e di fare impresa e mi rivolgo soprattutto alle autorità».
Presente inoltre era anche il sindaco, Peppino Vallone che ha già preannunciato di voler subito convocare un consiglio comunale (mercoledì 24 giugno) per discutere di questo grave problema portandolo anche all’attenzione del governo nazionale.
A concludere l’incontro è stato l’intervento di Gianfranco Turino, del partito Fratelli d’Italia, che ha invitato tutta la politica a contribuire nella lotta alla criminalità organizzata.
Maria Dora De Caria
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