Autoassunzione all'Asp di Cosenza, tre condanne
COSENZA Tutto era iniziato nel 2008 con l’autoassunzione di Michele Fazzolari, reclutato all’Asp di Cosenza con un contratto di tre anni. Senza quel contratto, voluto dall’allora direttore generale F…

COSENZA Tutto era iniziato nel 2008 con l’autoassunzione di Michele Fazzolari, reclutato all’Asp di Cosenza con un contratto di tre anni. Senza quel contratto, voluto dall’allora direttore generale Franco Petramala, non sarebbe mai arrivata la stabilizzazione di 320 precari (finita al centro di roventi polemiche politiche e poi revocata). Ma quel rapporto di lavoro, secondo i giudici del Tribunale di Cosenza, non sarebbe mai dovuto essere stipulato. E, per questa ragione, il processo nato dal procedimento amministrativo è sfociato in tre condanne. Per Franco Petramala, ritenuto colpevole di abuso d’ufficio, è arrivata una condanna a due anni e sei mesi. Michele Fazzolari – che, dopo il primo atto aveva assunto a tempo indeterminato anche se stesso -, anch’egli riconosciuto colpevole di abuso d’ufficio, è stato condannato a un anno di reclusione, così come Remigio Magnelli, manager dell’Asp (anche per lui l’accusa era di abuso d’ufficio).
Sono arrivate, invece, tre assoluzioni per Antonio Scalzo, ex direttore sanitario, Michelino Sbarra, sindacalista della Cgil, e Daniele Bellusci, ex responsabile del personale dell’Azienda sanitaria provinciale.
p.p.p