CASTROVILLARI La quinta commissione del Csm ha designato, all’unanimità, Eugenio Facciolla come procuratore capo di Castrovillari. Ora, si attende la ratifica del plenum dal momento che il magistrato cosentino ha ottenuto sei voti su sei. Facciolla è sostituto procuratore, applicato alla Direzione distrettuale di Catanzaro, e sulla sua scrivania sono numerosi i fascicoli che riguardano inchieste delicate, tra cui diverse sui clan del Cosentino. Prima ancora ha lavorato come pubblico ministero alla Procura di Paola. In tale veste si è occupato, tra le altre, dell’inchiesta sull’Istituto “Papa Giovanni” di Serra d’Aiello, che ha portato alla chiusura dello stesso e ha rivelato aspetti assai oscuri relativi a presunte sparizioni di ammalati e perfino a decessi coperti da mistero. Il magistrato negli ultimi anni è stato anche vittima di alcune intimidazioni.
Da sostituto procuratore di Catanzaro ha rappresentato, assieme al collega Massimo Lia, la pubblica accusa nel processo d’appello “Why not”, che ha cercato di fare luce sui presunti illeciti nella gestione dei fondi pubblici. Molte inchieste da lui coordinate hanno anche riguardato il nodo dei rapporti tra politica e criminalità mafiosa: ha rappresentato la pubblica accusa nel processo contro l’ex consigliere regionale Franco La Rupa, imperniato sull’accusa di voto di scambio, e nel processo scaturito dall’inchiesta denominata “Missing”, contro le cosche cosentine. A Catanzaro ci è poi tornato con il ruolo di sostituto procuratore generale, prima di essere promosso a capo della Procura del Tribunale di Rossano.
Facciolla prende il posto del collega Franco Giacomantonio, che ha lasciato da alcuni mesi la guida della Procura della città del Pollino per sopraggiunti limiti d’età. Ora si dovrà occupare anche del territorio di Rossano, dal momento che il Tribunale di Rossano è stato accorpato a quello di Castrovillari.
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