RIMBORSOPOLI ANTIMAFIA | La Camera sentito dai pm
REGGIO CALABRIA Claudio La Camera, il principale indagato nella Rimborsopoli dell’Antimafia, è stato sentito dai pm della Procura di Reggio Calabria che conducono l’inchiesta sulla presunta fatturazi…

REGGIO CALABRIA Claudio La Camera, il principale indagato nella Rimborsopoli dell’Antimafia, è stato sentito dai pm della Procura di Reggio Calabria che conducono l’inchiesta sulla presunta fatturazione “allegra” del Museo della ‘ndrangheta. Per raggiungere il procuratore aggiunto Gaetano Paci e il pm Giuseppe Lombardo, La Camera è dovuto rientrare in Italia dalla Germania, dove vive attualmente. Dovrà tornare ancora una volta, perché la sua chiacchierata con i pubblici ministeri non si è ancora conclusa. Davanti ad alcune contestazioni, infatti, l’indagato ha preso tempo: per alcune circostanze citate dai magistrati, La Camera non è stato in grado di fornire spiegazioni precise. Un nuovo incontro, dunque, servirà a chiarire il suo ruolo e i contorni di una faccenda attorno alla quale girano parecchi soldi. Sono quelli arrivati dai finanziamenti della Provincia di Reggio Calabria, 525mila euro, e dalla Regione, 268mila euro, e che la Procura dello Stretto considera erogati per «spese non attinenti». A La Camera, che è sotto inchiesta per truffa aggravata ai danni dello Stato, falsità ideologica e appropriazione indebite, i pm contestano di aver creato un vero e proprio sistema illecito per percepire i contributi pubblici: un «modus operandi» che avrebbe portato all’acquisto di «documenti di spesa per viaggi di cui non viene indicato né il fruitore, né la data, né il periodo e, dunque, impossibili da ricondurre a qualsivoglia attività prevista o meno in sede di proposta»; di «documenti di spesa per l’acquisto di oggetti destinati palesemente» al suo «uso personale».
p. p. p.