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Infermieri cosentini sul piede di guerra

COSENZA Infermieri cosentini sul piede di guerra. L’Azienda ospedaliera di Cosenza ha raggiunto un accordo per le nuove assunzioni tanto attese nel mondo sanitario. Il problema però è tutt’alt…

Pubblicato il: 05/08/2015 – 17:29
Infermieri cosentini sul piede di guerra

COSENZA Infermieri cosentini sul piede di guerra. L’Azienda ospedaliera di Cosenza ha raggiunto un accordo per le nuove assunzioni tanto attese nel mondo sanitario. Il problema però è tutt’altro che risolto. A rendere noti i numeri, ma soprattutto i malumori per le scelte compiute, è il presidente Ipasvi (l’Ordine degli infermieri) di Cosenza Fausto Sposato. Proprio gli infermieri, a tal proposito, annunciano l’inizio di una battaglia che si accenna aspra in ogni singolo ambiente. «L’accordo raggiunto – è scritto in una nota – prevede 68 nuovi medici e “soltanto” 40 infermieri (su 98 proposti), di cui 20 precari interni. E 24 operatori socio-sanitari (Oss) di cui 12 precari da stabilizzare».

«Un taglio assurdo del 60% alla nostra categoria», ribadisce Sposato. «Non è più possibile – aggiunge – assistere in silenzio a queste cose. Siamo indignati, adirati e non ci fermeremo dinanzi a nulla per far emergere le nostre ragioni e quelle di una professione che dà costantemente l’anima in ospedale». Gli infermieri sottolineano il fatto che laddove «sia giusto assumere medici è altrettanto legittimo assumere gli infermieri, gli Oss (su 82 previsti ne dovrebbe assumere 24) e le altre figure professionali. «Serve poco inserire medici se poi manca la forza lavoro», sintetizza Sposato. «Non può il medico svolgere il lavoro degli infermieri», aggiunge, facendo l’esempio dell’esercito con soli generali senza truppe. «Ecco perché da tempo stiamo avanzando dubbi al riguardo del Sitros. Se a gestirlo avesse continuato una figura competente, come sosteniamo, il caos generale e queste scelte così inopportune non avrebbero avuto luogo oggi». «Non abbiamo nulla contro i medici, sia chiaro – conclude Sposato -. Ben vengano tutte le assunzioni possibili ma è giusto reclamare i nostri numeri e le mancanze verso la nostra categoria. Occorre una ripartizione equa, giusta, senza alterazioni. Non staremo in silenzio e l’Ipasvi scenderà in campo per dimostrare che la sanità è di tutti, per tutti. Ai colleghi infermieri vogliamo fare sapere che l’Ipasvi di Cosenza sarà al loro fianco nel rispetto della dignità professionale e nelle loro battaglie».

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